sabato 28 aprile 2018

Record di scioglimenti dei comuni per infiltrazioni mafiose

Nel 2017 si è registrata una impennata di scioglimenti di consigli comunali per infiltrazioni mafiose: sono stati 21 contro i 14 della media degli anni precedenti. E con gli ultimi scioglimenti di questa settimana si è raggiunta quota 309 dal 1991. Per un terzo gli scioglimenti avvengono in Campania e per l'altro terzo in Calabria e circa il 25% in Sicilia. Platì, in Calabria, è stato sciolto giovedì scorso per la quarta volta consecutiva. Dati che sono emersi nel corso del seminario organizzato a Palermo sul «Contrasto alla criminalità mafiosa - prevenzione amministrativa e repressione» che si inserisce all'interno del corso sulla prevenzione della criminalità organizzato dall'Università di Palermo e dal Comando regionale della Guardia di Finanza. «I dati sugli scioglimenti dei Consigli comunali sono ancora molto alti: dal 1991 all'aprile del 2018 si contano 309 scioglimenti e nel 2017 si è registrata un impennata di tali provvedimenti, riguardanti 21 comuni», ha spiegato Angelo Cuva, docente universitario e uno dei responsabili amministrativi del corso. «Ciò evidenzia una grave patologia che va contrastata non solo con l'azione repressiva ma con una attività di prevenzione e di trasparenza intesa come promozione di un forte spirito civico», aggiunge Cuva, «bisogna svolgere una attività diffusa di formazione e di informazione rivolta anche ai pubblici dipendenti che metta l'etica al centro dell'azione amministrativa». «Oggi chi controlla il territorio non sono più i campìeri di anni fa», ha spiegato Ignazio Gibilaro, comandante regionale della Gdf, «oggi il controllo viene applicato anche con strumenti come l'infiltrazione all'interno dei soggetti pubblici che nel territorio gestiscono appalti e finanziamenti e quindi risorse pubbliche». «Oggi ci troviamo di fronte ad una Cosa Nostra diversa da quella delle stragi», ha spiegato Mauro Carozzo, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Palermo che ha spiegato come, negli ultimi sei anni, l'Arma ha richiesto 11 accessi ispettivi in amministrazioni comunali arrivando allo scioglimento di nove comuni nella sola provincia di Palermo: «Siamo di fronte a un territorio caratterizzato da dinamiche mafiose con cosa nostra che cerca di condizionare la pubblica amministrazione per garantirsi guadagni». Prevenzione ma anche intervento giudiziario ma spesso, ha spiegato Leonardo Agueci, presidente della Fondazione progetto Legalità ed ex l'ex procuratore aggiunto di Palermo, questo ha le armi spuntate: «La prescrizione dei reati è una vera e propria calamità per la persecuzione del reato della corruzione».

fonte: Record di scioglimenti dei comuni per infiltrazioni mafiose - ItaliaOggi.it

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