Prosciolti i manager di Google: le società che mettono a disposizione degli utenti della rete piattaforme per caricare i loro video, fornendo dunque un semplice servizio di Internet host provider, non sono responsabili dei contenuti nel caso in cui le immagini violino il Codice della privacy. Lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni della sentenza 5107 depositate ieri, con la quale è stato confermata l'assoluzione dei manager del gruppo di Mountain View, per il caso del video di uno studente disabile torinese insultato e seviziato dai suoi compagni di scuola. Gli unici responsabili di clip che compromettono il diritto alla riservatezza o norme del codice penale, rileva la Corte, sono gli utenti che caricano simili contenuti. Il provider, invece, risponde solo se venuto a conoscenza della natura illecita di tali dati, abbia omesso di prontamente di rimuovere le informazioni o disabilitare l'accesso.
fonte: ilsole24ore.com/Google non risponde per violazione della tutela dei dati personali
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martedì 4 febbraio 2014
Google non risponde per violazione della tutela dei dati personali

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