venerdì 29 novembre 2013

Leasing, l’utilizzatore risponde della falsa dichiarazione

Nel contratto di leasing l’insolvenza del fornitore del bene non ricade sulla società di leasing ma sull’utilizzatore se questo ha firmato l’avvenuta ricezione del bene che invece non è mai stato consegnato. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 26687/2013, rigettando il ricorso di un medico ginecologo contro la condanna al pagamento di 138 milioni di lire oltre interessi, per il leasing di un ecografo.

Secondo il sanitario egli avrebbe subito un raggiro che l’avrebbe indotto a sottoscrivere una dichiarazione di accettazione in consegna del macchinario, che in realtà non era mai avvenuto, dietro promessa che ciò sarebbe servito ad accelerare i tempi.

Sulla base della dichiarazione del cliente il presunto truffatore avrebbe ottenuto dalla Centro Leasing il finanziamento dell’intero prezzo del macchinario, senza tuttavia versarne il prezzo alla Toshiba, la quale quindi non ha consegnato a RWS l’ecografo, che non è mai pervenuto all’ utilizzatore.

La Cassazione oggi ha confermato la sentenza della Corte di appello che aveva addebitato al medico la responsabilità di avere indotto la società opposta a versare a RWS l’intero importo del finanziamento, avendo egli sottoscritto la dichiarazione - che sapeva non veritiera - di avere ricevuto in consegna il macchinario.

Per gli ermellini dunque il ricorrente è il responsabile esclusivo per l’avventatezza con cui ha dichiarato di avere ricevuto un macchinario che in realtà non gli era stato consegnato e per il fatto che le clausole del contratto di leasing pongono a carico dell’utilizzatore tutti i rischi e le responsabilità per l’inadempimento del fornitore.

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fonte: ilsole24ore/Leasing, l’utilizzatore risponde della falsa dichiarazione

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