Il vigile che non è in servizio non può fare la multa e il verbale elevato in queste circostanze è illegittimo. La Cassazione, con la sentenza n. 2748 depositata ieri, ha così riconosciuto le ragioni di un cittadino che aveva impugnato un verbale della polizia municipale redatto dal comandante dei vigili che al momento dell'accertamento era fuori servizio e vestiva abiti civili.
La Cassazione accoglie il ricorso e cassa la sentenza sula base di un proprio consolidato orientamento giurisprudenziale in materia. In particolare viene richiamata la sentenza della Cassazione penale n. 35099/2015 con la quale è stato dichiarato nullo l'arresto eseguito dalla polizia municipale al di fuori della propria giurisdizione territoriale.
Citando proprio la decisione del 2015, la Cassazione ha specificato che la qualifica di agenti di polizia giudiziaria attribuita ai vigili urbani è limitata nel tempo (ossia «quando sono in servizio») e nello spazio («nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza»), a differenza di altri corpi (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza eccetera) i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio.
I vigili possono accertare tutte le violazioni in materia di sanzioni amministrative purché si trovino nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e alla condizione che siano effettivamente in servizio.
fonte: CassaForense-DatAvvocati
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