venerdì 1 febbraio 2019

Aumentano le pene per i violenti allo stadio

Commettere un reato in occasione o a causa di una manifestazione sportiva sarà una circostanza aggravante. Cresce anche il numero di anni da appioppare ai recidivi. Il tutto andando verso la definizione di un testo unico delle disposizioni sul contrasto alla violenza nelle manifestazioni sportive. È quanto previsto dallo schema di ddl recante disposizioni in materia di ordinamento sportivo, approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Protagonista il sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti (Lega).
Il ddl modifica due articoli del codice penale: il primo (articolo 61) riguarda le ipotesi aggravanti di reato; la bozza prevede come aggravante aggiuntiva «l'aver commesso il fatto in occasione o a causa di manifestazioni sportive». Questo anche se il fatto avviene durante i trasferimenti da o verso i luoghi in cui si svolge la manifestazione. La seconda modifica fa riferimento all'art. 131 bis (Esclusione della punibilità per la tenuità del fatto), escludendo tra le possibili ipotesi di tenuità i reati legati a manifestazioni sportive.
Daspo. Vengono ampliate le fattispecie che possono causare la predisposizione di un D.a.spo. (Divieto di Accedere a manifestazioni Sportive); si inserisce un riferimento a coloro che appartengono ad associazioni di tipo mafioso, anche straniere. Per questi soggetti sarà prevista la possibilità in capo al questore di disporre il divieto di accesso alle manifestazioni anche se la loro condotta non è stata posta in essere a causa o in occasione di eventi sportivi. Aumentano le pene minime e massime per i recidivi: il vecchio Daspo prevedeva un minimo di cinque anni e un massimo di otto; in futuro si avrà un limite minimo di sei e uno massimo di dieci. Il ddl, però, introduce anche un elemento di ravvedimento operoso: la vecchia normativa prevedeva la possibilità di chiedere uno sconto di pena o l'eliminazione della stessa trascorsi tre anni dalla sua assegnazione: la riparazione del danno procurato mediante risarcimento o «la concreta collaborazione con l'autorità di polizia per individuare gli altri autori» faciliteranno la possibilità di ottenere uno sconto di pena.
Professioni sportive. Il ddl delega al governo l'adozione di uno o più decreti che riformino il mondo delle professioni sportive. Tra i criteri direttivi viene previsto l'ampliamento ai dilettanti della definizione di lavoratore sportivo. La modifica riguarda la maggior parte degli sportivi italiani, visto che sono considerati professionisti solo gli atleti del calcio, del basket, del golf e del ciclismo (solo nelle discipline maschili). Previsti interventi anche in tema di formazione, con la possibilità di offrire agevolazioni alle imprese sportive che, predisponendo attività di formazione, «favoriscano l'accesso al mondo del lavoro anche alla fine della loro carriera sportiva». In generale, si dovrà andare verso un «riordino coordinato formale e sostanziale delle disposizioni di legge».

fonte: www.italiaoggi.it

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