martedì 6 febbraio 2018

Morte assistita: primo caso in Italia dopo la legge sul biotestamento

Patrizia Cocco, una donna di 49 anni di Nuoro ha rinunciato alla ventilazione meccanica dando via alla sedazione, il tutto dopo aver manifestato per quattro volte la volontà di rinunciare alla vita, come prevede la legge; è così divenuta il primo caso in Italia di “morte assistita” dopo l'entrata in vigore della Legge 22 dicembre 2017, n. 219, che permette ai medici di dare immediata esecuzione alla volontà dei pazienti senza doversi rivolgere al giudice tutelare come accadeva in passato.
L'approvazione della nuova legge ha dato il via alla procedura con l'assistenza, oltre che di due testimoni, di uno psicologo, una palliativista, un rianimatore, un anestesista e un medico di base.
Il legale della donna ha affermato: “E' stata una scelta di Patrizia molto lucida e coraggiosa. La legge, che tutela il diritto alla salute, alla dignità ed alla autodeterminazione, Patrizia Cocco la aspettava da anni, da quando sentiva di essere imprigionata nella malattia dentro la quale sopravviveva a una vita che lei in quelle condizioni non voleva più vivere”.

Fonte: Morte assistita: primo caso in Italia dopo la legge sul biotestamento | Altalex

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