mercoledì 10 febbraio 2016

Il danneggiamento (non aggravato) non è più reato

Colpo di spugna sul danneggiamento (non aggravato). Non è più reato. Anche se espone a causa civile per danni. E anche se lo stato può recuperare una sanzione pecuniaria civile (fino a 8 mila euro). Come conseguenza delle nuove disposizioni potrebbe, però, esserci un più frequente ricorso della vittima alla polizia per la composizione bonaria dei privati dissidi (articolo 1 del Tulps). La riscrittura del reato di danneggiamento, ad opera del decreto legislativo n. 7/2006, disarma la vittima, che non può più presentare una querela. E se non promuove nemmeno un’azione per ottenere il risarcimento del danno, l’autore dell’illecito non subirà alcuna conseguenza della sua malefatta. D’altra parte una causa civile costa tempo e denaro e, allora, forse si ripiegherà andando in commissariato per fare presente i fatti e chiedere l’intervento secondo le leggi di pubblica sicurezza. Questo potrebbe avvenire, ad esempio, in relazione a danneggiamenti in condominio o in screzi fra vicini. O nel caso di offese e ingiurie. Il dlgs 7/2016 ha abrogato un certo numero reati ritenuti di minore allarme sociale, anche se non irrilevanti nei rapporti quotidiani. Parlando si questi reati si dice spesso per svalutarne la portata che si tratta di bagattelle. Tra questi reati abrogati troviamo l’ingiuria (cioè l’offesa rivolta a una persona presente) e il danneggiamento semplice (cioè non aggravato). Abbandonato il possibile trattamento sanzionatorio penale (anche e soprattutto per liberare di un carico procure e tribunali), il decreti legislativo n. 7/2016 introduce un istituto che vorrebbe essere una via di mezzo: l’illecito civile sottoposto a sanzione pecuniaria.

fonte: www.italiaoggi.it//Danneggiare non è più reato - News - Italiaoggi

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