Hai un negozio molto grande, ma dichiari un basso reddito? L’accertamento induttivo operato dal Fisco è legittimo. Perché? Per il semplice motivo che la tua attività può essere considerata antieconomica. Insomma, non si sfugge: nemmeno ricorrendo fino in Cassazione; perché ad affermare il principio appena espresso è stata proprio la Suprema Corte, con la sentenza depositata il 3 luglio 2015, n. 13734.
Per i Giudici di Piazza Cavour, chiamati ad esaminare il ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro la sentenza della Commissione tributaria regionale che, avvalorando quanto già detto dalla CTP, dava ragione alla parte contribuente, il giudizio delle commissioni territoriali era errato. La commissione regionale, infatti, aveva affermato che l’Ufficio non aveva provveduto a ricostruire sistematicamente i ricavi, ma aveva operato in base ad un solo parametro, di per sé insufficiente a giustificare l’accertamento induttivo; ma, per la Cassazione, l'accertamento è consentito anche in presenza di scritture contabili formalmente corrette, qualora però la loro complessità possa essere considerata inattendibile, in quanto in conflitto con quelle che vengono definite “regole fondamentali di ragionevolezza”. Inoltre, “la procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli standard in sé considerati, ma nasce in seguito al contraddittorio con il contribuente”. L’Ufficio non avrebbe agito come la CTR ha affermato, ovvero prendendo in esame un solo elemento; piuttosto, esso ha fornito una serie di dati che dimostravano “l’assoluta antieconomicità dell’attività esercitata dal contribuente alla luce dell’esiguità del reddito dichiarato”. Dunque, in questi casi non si sfugge, e i Giudici della Cassazione hanno accolto il ricorso dell’Agenzia.
Fonte: www.fiscopiu.it/Negozio grande, poco reddito: via libera all’accertamento induttivo - La Stampa
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mercoledì 8 luglio 2015
Negozio grande, poco reddito: via libera all’accertamento induttivo
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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