E’ stata pubblicata nei giorni, e si appresta a entrare in vigore, la nuova legge sulle misure cautelari personali, che fa il paio con il provvedimento sulla tenuità del fatto, approvato nelle scorse settimane. Una combinazione che promette di cambiare e di parecchio l’applicazione della giustizia in sede penale nei prossimi mesi e anni.
La nuova legge sulle misure cautelari personali, infatti, stabilisce che il carcere preventivo dovrà essere adottato dai giudici solo in presenza di valide e comprovate motivazioni o reati di particolare gravità che obblighino alla reclusione del soggetto.
“La custodia cautelare in carcere puo’ essere disposta soltanto quando le altre misure coercitive o interdittive, anche se applicate cumulativamente, risultino inadeguate”
E’ sufficiente la disposizione contenuta nell’articolo 3 della legge che entrerà in vigore il prossimo 8 maggio per sintetizzare lo spirito del nuovo dispositivo, che va a modificare alcuni passaggi cardine del codice di procedura penale.
In sostanza, la custodia in carcere viene definita come una “extrema ratio” in mano agli inquirenti, che potranno ricorrervi in maniera automatica solo ed esclusivamente per comportamenti quali associazione sovversiva (art. 270 c.p.), associazione terroristica, anche internazionale (art. 270-bis c.p.) e associazione mafiosa (art. 416-bis c.p.).
Il criterio di applicazione della misura coercitiva, poi, potrà essere applicato e il pericolo di fuga o reiterazione del reato oltre che concreto, saranno giudicati anche come attuali. In sostanza, toccherà al giudice specificare le motivazioni in maniera più dettagliata possibile attraverso cui si è giunti alla determinazione della misura restrittiva. Una spiegazione insufficiente potrebbe anche suscitare il blocco della custodia da parte del Tribunale del Riesame.
In contemporanea, viene prolungata la durata delle altre misure di restrizione della libertà, con massimo prolungamento da 2 a 12 mesi anche per gli arresti domiciliari.
In contemporanea, come detto, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale anche il decreto sulla tenuità del fatto, che ha di fatto escluso il carcere per chi commette reati fino a cinque anni di pena, con esclusione di particolari fattispecie particolarmente gravi o violente, che comunque saranno giudicate in sede di indagini.
In pratica, andare in carcere prima del giudizio definitivo è diventata ormai l’eccezione.
fonte: www.leggioggi.it//Misure cautelari, con la nuova legge addio al carcere: il testo
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venerdì 1 maggio 2015
Misure cautelari, con la nuova legge carcere sempre più "extrema ratio"
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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