L’effettivo orario di arrivo di un volo corrisponde al momento in cui si apre il portellone dell’aereo e non quando si tocca la pista di atterraggio: lo ha stabilito con una sentenza la Corte europea di giustizia, precisando che è quindi quello il riferimento sul quale si calcola il ritardo di un volo per la richiesta del risarcimento da parte dei passeggeri.
La questione è stata sollevata da un passeggero il cui volo, decollato da Salisburgo con oltre 3 ore di ritardo, era atterrato a Colonia riducendolo a 2 ore e 58 minuti, eliminando secondo la compagnia il diritto al risarcimento. Ma l’arrivo al parcheggio, e la conseguente apertura del portellone, è avvenuto con un ritardo di 3 ore e 3 minuti: solo allora, sottolinea la Corte, i passeggeri possono lasciare il velivolo e dirsi arrivati. Se il ritardo supera le tre ore in quel momento, dunque, hanno diritto di chiedere e ottenere il risarcimento previsto dalle norme europee.
(Fonte: Agi)//La Stampa - Ritardi aerei e rimborsi biglietti, Corte Ue: l’orario di arrivo è stabilito dall’apertura del portellone
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venerdì 5 settembre 2014
Ritardi aerei e rimborsi biglietti, Corte Ue: l’orario di arrivo è stabilito dall’apertura del portellone

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