È stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” dell’8 gennaio 2014 n. 5 il decreto legislativo 28 dicembre 2013 n. 154 recante <<Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma dell'articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219>> che entrerà in vigore il prossimo 7 febbraio. Il testo approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il 13 dicembre 2013 prevede la parificazione dei figli nati dentro e fuori del matrimonio.
Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi in via definitiva un decreto legislativo di revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione che modifica l’attuale normativa “al fine di eliminare ogni residua discriminazione rimasta nel nostro ordinamento tra i figli nati nel e fuori dal matrimonio, così garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi”. Il testo, precedente approvato dal governo ha ricevuto i pareri delle commissioni parlamentari ed ora ha fatto il secondo passaggio in Cdm. A questo punto manca solo la pubblicazione in Gazzetta.
Via ogni discriminazione
Il Presidente del consiglio ha chiarito che si “toglie dal codice civile qualunque aggettivazione alla parola figli: da adesso in poi saranno tutti figli e basta”. Il testo, predisposto nell'ambito della Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduta dal prof. Cesare Massimo Bianca, stabilisce:
- l'introduzione del principio dell'unicità dello stato di figlio, anche adottivo, e conseguentemente l'eliminazione dei riferimenti presenti nelle norme ai figli “legittimi” e ai figli naturali” e la sostituzione degli stessi con quello di “figlio”;
- il principio per cui la filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti e non solo con i genitori;
- la sostituzione della nozione di “potestà genitoriale” con quella di “responsabilità genitoriale”;
- la modifica delle disposizioni di diritto internazionale privato con previsione di norme di applicazione necessaria in attuazione del principio dell’unificazione dello stato di figlio.
Il recepimento della recente giurisprudenza
Inoltre, nel recepire la giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte di cassazione, si è deciso di:
- limitare a cinque anni dalla nascita i termini per proporre l’azione di disconoscimento della paternità;
- introdurre il diritto degli ascendenti di mantenere “rapporti significativi” con i nipoti minorenni;
- introdurre e disciplinare l’ascolto dei minori, se capaci di discernimento, all’interno dei procedimenti che li riguardano;
- portare a dieci anni il termine di prescrizione per l’accettazione dell’eredità per i figli nati fuori dal matrimonio;
- modificare la materia della successione prevedendo la soppressione del “diritto di commutazione” in capo ai figli legittimi fino ad oggi previsto per l’eredità dei figli naturali.
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fonte: ilsole24ore.com/In "Gazzetta" il Dlgs che parifica figli legittimi e naturali
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venerdì 10 gennaio 2014
In "Gazzetta" il Dlgs che parifica figli legittimi e naturali

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