giovedì 14 aprile 2022

Contanti si torna indietro: il limite per pagare in contanti torna a 2000 euro

A inizio 2022 era arrivata una nuova stretta all’uso del contante: l’importo a partire dal quale non è possibile fare pagamenti in contanti è passato da 2.000 euro (limite già in vigore dal 1° luglio 2020) a 1.000 euro. Scopo, incentivare l'uso dei pagamenti tracciabili, in particolar modo quelli elettronici, come misura per contribuire a combattere l'evasione fiscale. Questo limite però è durato poco, infatti da marzo la legge di conversione del decreto Milleproroghe ha spostato l’entrata in vigore del limite dei 1000 euro al 1 gennaio 2023. Insomma, si torna al limite dei 2000 euro; da questo importo in avanti si dovranno usare pagare mezzi di pagamento diversi dal contante. 
Ricordiamo che nel corso del 2021 sono entrate in vigore alcune misure a sostegno dell'accettazione dei pagamenti digitali da parte degli esercenti e per incentivare l’uso dei pagamenti digitali da parte dei cittadini: in particolare è entrata in vigore una serie di incentivi a chi effettua pagamenti elettronici (o comunque tracciabili), come il cashback (cancellato ora definitivamente) o la cosiddetta  Lotteria degli scontrini tra tutti coloro che hanno fatto spese pagate con moneta elettronica e non solo.
Va da sé che per incentivare i pagamenti digitali occorre che un maggior numero di negozianti metta a disposizione dei propri clienti un Pos (point of sale), ovvero uno di quei dispositivi dove digitiamo il pin o infiliamo la nostra carta quando paghiamo. Un dispositivo però che per l’esercente non è a costo zero. Tuttavia, non ci sono ancora sanzioni per i negozianti che si rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat e quindi l’obbligo del Pos che è previsto dal 2014 in realtà non è mai diventato pienamente operativo. Le sanzioni arriveranno dal 30 giugno 2022.

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