lunedì 8 marzo 2021

Nuovo Dpcm: ecco le misure anti contagio in vigore dal 6 marzo

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il nuovo Dpcm che stabilisce le regole in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e introduce alcune importanti novità, come per esempio per le scuole. Continua la suddivisione dell’Italia in tre zone di rischio, rossa, arancione e gialla, a seconda dell’indice Rt (cioè l’indice di contagiosità) e di altri fattori di rischio (sono in tutto 21, come per esempio il tasso di occupazione delle terapie intensive). C'è anche la zona bianca, in cui si collocano le Regioni a rischio bassissimo (con una incidenza dei contagi per tre settimane consecutive inferiore ai 50 casi ogni 100.000 abitanti) e in aggiunta arriva anche la zona arancione scuro (o rinforzato) per particolari aree delle regioni arancioni in cui persistono situazioni di maggiore rischio: qui le scuole di qualsiasi ordine e grado rimangono chiuse. Ogni Regione è inclusa in una delle quattro aree, ognuna delle quali ha delle regole diverse da rispettare. Gli Enti locali hanno comunque la facoltà di emanare misure più restrittive rispetto a quelle decise dal Governo. Ma ci sono anche limitazioni che valgono su tutto il territorio nazionale e che si affiancano a quelle previste per ogni zona ed ora modificate in parte con il decreto legge approvato il 22 febbraio dal Consiglio dei Ministri e con il nuovo Dpcm. Le restrizioni ulteriori delle zone più a rischio saranno valide per almeno 14 giorni dalla loro entrata in vigore, anche se il Ministero della Salute le valuterà ogni 7 giorni. Se sono previste limitazioni di orario o di spostamento e si circola in questi momenti per lavoro, urgenze o malattia occorre compilare l'apposita autocertificazione.
L’Italia, su decisione del ministero della Salute, è divisa in quattro fasce di rischio a seconda dell’indice Rt (indice di contagiosità) e di altri fattori di rischio (in tutto 21, come per esempio il tasso di occupazione delle terapie intensive). Le disposizioni più restrittive rispetto a quelle nazionali entrano in vigore il giorno non festivo successivo alla pubblicazione dell'ordinanza in Gazzetta Ufficiale. Il decreto legge 5 gennaio 2021 ha irrigidito i parametri per cui sarà più facile diventare zona rossa o zona arancione. Il decreto legge del 13 gennaio ha introdotto la nuova zona bianca che invece avrà minori limitazioni rispetto alle misure nazionali.
La fascia ad alto rischio (zona rossa)
A rientrare nella fascia con un «lockdown quasi completo» sono le Regioni con indice di rischiosità massima. Per identificarle si tiene conto però anche di altri fattori di rischio come, per esempio, Regioni con indici Rt più bassi ma tassi di ospedalizzazione più elevati. Per queste zone scattano oltre alle restrizioni nazionali, le seguenti restrizioni.
Si fermano tutte le attività non essenziali. Restano aperti supermercati, negozi di generi alimentari, farmacie, estetiste, barbieri e parrucchieri. Ovviamente saranno sempre possibili gli acquisti online. 
Chiusi anche bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie che potranno fare consegna a domicilio e asporto (fino alle 22 e con divieto di consumazione del cibo anche nelle immediate vicinanze). Quindi sarà possibile spostarsi fino alle 22 per comprare cibo da asporto da consumare a casa. Per bar e locali senza cucina e per quelli che fanno vendita al dettaglio di bevande l’asporto non è possibile dopo le ore 18.
Chiusi anche i musei, le mostre e le altre attività culturali. Restano aperte le biblioteche su prenotazione e gli archivi. 
Restano aperte le industrie. I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza. 
Didattica a distanza per tutte le scuole, resta chiusa la scuola dell'infanzia.
Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori e la mobilità all'interno delle Regioni (in entrata e uscita dal Comune di residenza e all'interno del proprio comune se non per motivi di lavoro, malattia o estrema urgenza). Sarà sempre possibile il rientro al proprio domicilio o residenza.
Sospese le attività sportive dei centri all'aperto, tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.
Sempre possibile l'attività motoria nelle vicinanze della propria abitazione con mascherina e da soli e l'attività sportiva svolta all'aperto e individualmente, anche con la bicicletta.
Sono sospesi tutti i servizi alla persona tranne barbieri, parrucchieri, lavanderie e pompe funebri.
Il personale pubblico farà in presenza unicamente le attività che la richiedono, usando per il resto unicamente lo smartworking.
Chiusi anche i musei, le mostre e le altre attività culturali. Restano aperte le biblioteche su prenotazione e gli archivi. 
Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità fra questi andare a fare la spesa anche in un altro Comune vicino se il proprio Comune non dispone di punti vendita o se nel Comune vicino al proprio ci sono maggiori disponibilità anche in termini di maggiore convenienza economica.
La fascia a medio rischio (zona arancione)
Nella fascia arancione ci sono le Regioni con fattori di rischio intermedi. Per gli abitanti di queste zone, oltre alle restrizioni nazionali, scattano le seguenti restrizioni.
Chiudono bar e ristoranti tutto il giorno, per i quali è concesso comunque il servizio a domicilio e l'asporto fino alle 22. Per bar e locali senza cucina e per quelli che fanno vendita al dettaglio di bevande l’asporto non è possibile dopo le ore 18.
Restano aperti i centri estetici e parrucchieri, così come tutto il comparto dei servizi alla persona.
Chiusi anche i musei, le mostre e le altre attività culturali. Restano aperte le biblioteche su prenotazione e gli archivi. 
Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori salvo che per motivi di urgenza, lavoro o salute e la mobilità all'interno delle Regioni cioè anche in entrata e uscita dal Comune di residenza. All'interno del proprio Comune di residenza sarà libera circolazione dalle 5 alle 22. Sarà sempre possibile il rientro al proprio domicilio o residenza. Inoltre all’interno del comune sarà possibile andare a trovare tra le 5 e le 22 una sola volta al giorno parenti o amici nei limiti di due persone (oltre ad under 14 e disabili o persone non autosufficienti).
Sempre possibile l'attività motoria nelle vicinanze della propria abitazione con mascherina e da soli e l'attività sportiva svolta all'aperto e individualmente, anche con la bicicletta.
Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità fra questi andare a fare la spesa anche in un altro Comune vicino se il proprio Comune non dispone di punti vendita o se nel Comune vicino al proprio ci sono maggiori disponibilità anche in termini di maggiore convenienza economica. Fino al 27 marzo 2021 nel caso in cui non sia possibile entrare e uscire dal proprio Comune di residenza, sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore ai trenta chilometri dai loro confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti dai e verso i capoluoghi di provincia.
La fascia a basso rischio (zona gialla)
In questa fascia ci sono le Regioni con Indici di rischiosità ancora lontani dai livelli di guardia e con un livello di occupazione degli ospedali e terapie intensive non elevato, le restrizioni sono quelle previste su tutto il territorio nazionale.
Ulteriori limitazioni sono previste anche da altre Regioni e Comuni. Per i dettagli consigliamo di visitare i siti istituzionali degli enti locali. In tutti questi casi, comunque, se si viene fermati occorre essere in possesso dell'autodichiarazione e dimostrare di essere nelle condizioni per poter circolare.
La zona bianca
In questa zona si collocano le Regioni che per 3 settimane consecutive hanno una incidenza settimanale dei contagi, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In queste zone cessano quasi tutte le restrizioni, anche quelle nazionali. Restano sospesi però gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi. Restano chiuse le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, sia al chiuso che all'aperto. Rimane l'obbligo del distanziamento, della mascherina e della sanificazione delle mani.

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