giovedì 12 novembre 2020

Bonus baby sitter e congedi parentali: le misure per i genitori che lavorano

I decreti Ristori e Ristori bis hanno introdotto alcune misure a sostegno dei genitori che si trovano ad avere i figli studenti a casa per una quarantena o per la sospensione della didattica in presenza, come avviene per le zone rosse in cui la DAD è prevista solo per asili nido, scuole materne, scuole primarie e prima media. 
Sono stati previsti dei congedi parentali per i lavoratori dipendenti che non possono svolgere la prestazione lavorativa in smart working e un bonuns babysitter per i lavoratori autonomi.
Congedi parentali o smart working per i dipendenti
Il Governo ha previsto il diritto di smart working e, in alternativa congedi straordinari retribuiti con un'indennità pari al 50% dello stipendio per i lavoratori dipendenti genitori di figli minori di sedici anni conviventi nei casi di quarantena obbligatoria dei figli, predisposta dalla Asl a seguito di contatto con un paziente infetto avvenuto all’interno del plesso scolastico. Al compimento del quattordicesimo anno di età il diritto al congedo viene meno, rimane solo lo smart working se possibile.
Il diritto allo smart working o ai congedi straordinari è concesso anche ai genitori di figli minori di 14 anni per i quali venga sospesa l’attività didattica in presenza, come avviene nelle zone rosse. In questo caso, per i genitori di figli di età compresa tra i 14 e i 16 anni, è concessa solo la possibilità di assentarsi dal lavoro senza compenso né contribuzione figurativa, ma con diritto alla conservazione del posto di lavoro.
In ogni caso, il beneficio è riconosciuto ai genitori di figli con disabilità grave riconosciuta ai sensi della legge 104/92, senza limiti di età, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o centri diurni
Il congedo può esser utilizzato per periodi di quarantena scolastica e sospensione dell’attività didattica in presenza effettuati tra il 9 settembre e il 31dicembre 2020. Entrambi i genitori possono accedere al congedo ma non per gli stessi giorni ed esclusivamente se la prestazione lavorativa non possa esser svolta in modalità di smart working. Il congedo può esser richiesto anche in caso se l’altro genitore è:
-in malattia o portatore di handicap;
-in congedo maternità/paternità per un altro figlio;
-in ferie;
-in aspettativa non retribuita;
-un soggetto fragile a prescindere dallo svolgimento di un’attività lavorativa anche in modalità di smart working;
Infine, il congedo viene concesso anche se l’altro genitore per le stesse giornate fruisce dei permessi dati dalla Legge 104/92 per lo stesso figlio posto in quarantena.
Il congedo ha una durata pari a quella della quarantena e può esser richiesto per ogni quarantena venisse predisposta per ogni figlio convivente.
L’indennità non può esser richiesta per gli stessi giorni nei quali l’altro genitore è in congedo parentale, in permesso allattamento, lavoratore par time nei giorni di riposo, disoccupato o beneficiario di prestazioni a sostegno del reddito come CIGO, CIGS, CIG, NASpI…
L’indennità viene riconosciuta con le stesse modalità previste per l’assegno di maternità, è imponibile ai fini Irpef e viene coperta da contribuzione figurativa.
Per presentare la domanda si deve acceder al sito dell’Inps con le proprie credenziali SPID oppure chiamare il Contact center al numero 803164 da rete fissa o 06164164 da cellulare o ci si deve rivolgere gratuitamente ai patronati. Occorrono gli elementi identificativi del provvedimento di quarantena disposto dalla ASL (si ha tempo 30 giorni dalla presentazione della domanda per fornirli), la domanda può esser retroattiva e coprire il periodo a partire dal 9 settembre.
Bonus babysitter per gli autonomi
Il Governo ha previsto un nuovo bonus di 1000 euro da spendere per servizi di babysitting da utilizzare nel periodo di sospensione dell’attività scolastica in presenza delle classi seconde e terze medie, esclusivamente in favore dei lavoratori autonomi che si trovano nella zona rossa, dove è prevista appunto tale sospensione in aggiunta a quella delle scuole superiori.
In ogni caso, il bonus è riconosciuto ai genitori di figli con disabilità grave riconosciuta ai sensi della legge 104/92, senza limiti di età, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o centri diurni
Diciamo subito che il nuovo bonus babysitter non può esser speso per pagare nonni o altri familiari.
Il bonus viene erogato direttamente sul libretto di famiglia tramite il sito dell’INPS, come avveniva per il bonus babysitter introdotto per la chiusura della scuola della scorsa primavera.
I lavoratori autonomi che hanno diritto al bonus sono quelli che sono iscritti alla gestione separata o alle gestioni speciali dell’Ago (gestione artigiani e commercianti Inps) e che non sono iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Il bonus può esser richiesto alternativamente da entrambi genitori, se l’attività lavorativa non può essere svolta in modalità agile e l’altro genitore non sia beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa oppure sia disoccupato o non lavoratore.
Infine, il bonus è incompatibile con l’ottenimento del bonus asili nido.
La domanda può esser presentata autonomamente tramite i servizi online dell’Inps, tramite contact center dell’Inps contattando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o 06164164 (da rete mobile) e gratuitamente tramite patronato.

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