mercoledì 11 novembre 2020

Reddito d'emergenza anche in autunno. Ecco a chi spetta e come inoltrare la domanda

Con il decreto Ristori, il Governo ha disposto un'ulteriore proroga, dopo quella concessa con il decreto Agosto, del Reddito di Emergenza (REm) introdotto con il Decreto Rilancio. Si tratta di un contributo a favore delle famiglie più povere che si trovano in condizioni di difficoltà economica a causa dell'emergenza Covid-19. Sul proprio sito, l'Inps ha messo a punto una procedura online: ecco come presentare la richiesta. 
A chi spetta il Reddito di emergenza
Il Reddito di emergenza viene riconosciuto automaticamente alle famiglie che hanno fatto richiesta del contributo per il mese di settembre, come previsto dal decreto Agosto e verrà erogato nel mese di novembre 2020. Chi ha ottenuto solo il primo reddito d’emergenza, tramite il decreto Rilancio, deve presentare nuovamente la domanda. Anche chi non ha mai ottenuto il REM perché non ha mai presentato la domanda o perché non è stata accolta deve presentarla nuovamente per ottenerlo.
Il REM spetta nuclei familiari che si trovano in condizioni di necessità economica a causa dell’emergenza sanitaria. Per poter esser richiesto, il nucleo familiare deve contemporaneamente soddisfare alcuni requisiti precisi:
-il richiedente deve avere la residenza in Italia;
-il reddito familiare, nel mese di settembre 2020, deve essere inferiore all’importo che viene riconosciuto come REm e che varia in base al numero di componenti del nucleo familiare;
-l’ISEE in corso di validità del nucleo deve essere inferiore a 15.000 euro;
-il valore del patrimonio mobiliare familiare del 2019 deve essere inferiore a 10.000 euro, cui si sommano 5.000 euro per ogni componente successivo al primo, ma entro un massimo complessivo di 20.000 euro. Se nel nucleo è presente un soggetto definito come disabile grave o non autosufficiente (secondo i criteri ISEE) il valore massimo è di 25.000 euro.
Come richiedere il Reddito di emergenza
Per richiedere questa mensilità aggiuntiva del Reddito di emergenza è necessario inviare la domanda entro il 30 novembre 2020 tramite il sito dell'Inps, selezionando il servizio "Reddito di emergenza" presente in home page. Come per gli altri servizi dell'Inps, anche in questo caso è necessario autenticarsi sul sito utilizzando una delle modalità previste tra Spid, PIN dell'Inps, la CNS (carta nazionale dei servizi) o la CIE (carta d'identità elettronica). In alternativa è possibile rivolgersi a un CAF o a un patronato. Per presentare la domanda è necessario allegare la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) in cui sia possibile verificare il valore dell'ISEE e la composizione del nucleo familiare. Devi inoltre presentare anche un'autocertificazione in cui attesti di essere residente in Italia e dove dichiari che il valore del tuo patrimonio mobiliare e del tuo reddito familiare per il mese di aprile è al di sotto della soglia che serve per ottenere il Reddito di emergenza. I dati inseriti sono soggetti a verifica: Inps e Agenzia delle entrate verificano infatti i requisiti e, in caso di anomalie, il REm viene revocato e quanto indebitamente percepito deve essere restituito con l'applicazione delle sanzioni previste.  
In quali casi non può essere richiesto
Il Reddito di emergenza non può esser richiesto se nel nucleo sono presenti soggetti che percepiscono le indennità previste per l’emergenza Covid-19, parliamo quindi di lavoratori autonomi iscritti alle gestioni Inps;
-liberi professionisti titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata;
-lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla gestione separata;
-lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
-lavoratori dello spettacolo;
-lavoratori agricoli;
-lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
-lavoratori intermittenti;
-lavoratori autonomi, privi di partita Iva, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
-incaricati alle vendite a domicilio;
-lavoratori domestici;
-indennità lavoratori marittimi;
-indennità lavoratori sportivi.
Non può inoltre essere richiesto se nel nucleo familiare sono presenti titolari di pensione diretta o indiretta (ad esclusione dell’invalidità), lavoratori dipendenti con retribuzione lorda superiore all’importo del REm o percettori del reddito o pensione di cittadinanza. Non hanno diritto al REm i detenuti. Chi è ricoverato in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica non viene considerato tra i componenti del nucleo familiare ai fini del calcolo della scala di equivalenza.
A quanto ammonta il Reddito di emergenza
Il valore di base del Reddito d’emergenza è 400 euro, che deve esser moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza dell’ISEE che assegna un valore a ogni composizione familiare. In ogni caso non può superare il valore massimo di 800 euro a nucleo familiare. In presenza di un componente in condizioni di disabilità grave si può arrivare a un massimo della scala di equivalenza di 2,1 cioè 840 euro totali.
Facciamo qualche esempio:
- per due componenti adulti il parametro della scala di equivalenza di riferimento è 1,4, quindi il REm sarà di 560 euro;
- per tre componenti di cui un minorenne il parametro 1,6, quindi 640 euro mensili.

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