martedì 17 marzo 2020

Coronavirus: nuove misure a sostegno di famiglie e lavoratori

Dal rinvio del pagamento di imposte e tasse ai 100 euro in busta paga per chi ha lavorato in sede a marzo, dai voucher baby sitter all'indennità di 500 euro per i liberi professionisti, fono alla sospensione delle rate di mutui e prestiti. Il Governo vara un pacchetto di misure a sostegno di lavoratori e famiglie. Eccole nel dettaglio. 

Aiuti alle famiglie
Il Governo vara una manovra anti-coronavirus, per salvare l'economia (messa in crisi dalle restrizioni dell'emergenza), ma soprattutto per dare respiro in un momento difficile a famiglie, lavoratori e imprese. 25 miliardi messi sul piatto, una parte dei quali destinati al finanziamento del fabbisogno sanitario e parte destinati alla protezione civile.
Alta l'attenzione alle famiglie, con voucher baby sitter per chi lavora e ha figli piccoli a casa da scuola, ma anche tanti provvedimenti che da un lato mettono liquidità nelle tasche dei lavoratori (dipendenti e autonomi) dall'altra congelano tutti i versamenti di imposte e contributi. E poi ci sono congedi speciali e cassa integrazione allargata a tutti i settori, ma anche l'allargamento della sospensione delle rate del mutuo a tutti i lavoratori.
Vediamo nel dettaglio la misura con tutti i provvedimenti presi.
Pacchetto famiglia
Per quanto riguarda le famiglie il decreto del governo punta particolarmente l'attenzione alle misure per sopperire alle necessità causate dalla chiusura delle scuole, dal 5 marzo al 3 aprile. Ecco le misure nel dettaglio, ricordando che l’Inps attiverà i canali telematici cui far riferimento per beneficiare di queste misure.
Congedo parentale speciale. Viene previsto un congedo parentale di 15 giorni extra per i genitori che lavorano e hanno figli minori di 12 anni o senza limiti di età in caso di figli disabili in situazione di gravità. Il congedo può esser diviso tra papà e mamma anche non continuativamente, ma non fruito contemporaneamente e non può esser ottenuto se uno dei due genitori usufruisce di altri strumenti di sostegno al reddito o non lavora. Attenzione, lo stipendio viene decurtato del 50%. Questa misura vale anche per gli autonomi iscritti alla gestione separata cui è riconosciuta un’indennità massima pari al 50% di quella per maternità, per quelli iscritti all’Inps l’indennità spetta per il 50% della retribuzione convenzionale stabilita dalla norma.
Congedi speciali non retribuiti. Sono previsti Congedi con le stesse caratteristiche di quelli appena visti, ma non retribuiti (e senza contribuzione figurativa) per chi ha figli tra 12 e 16 anni di età, rimane il diritto alla conservazione del posto e il divieto di licenziamento.
Voucher baby sitter. In alternativa al congedo per figli fino a 12 anni è possibile ottenere un voucher di 600 euro per pagare baby sitter, questo contributo viene erogato tramite il libretto di famiglia direttamente dall’Inps. Per i dipendenti del settore sanitario pubblico o privato il bonus è di 1.000 euro.
Più giorni per i disabili o con familiari disabili. Per chi usufruisce di permessi retribuiti dati dalla legge 104/92 (lavoratori disabili o con familiari disabili), per i mesi di marzo e aprile, è possibile ottenere 12 giorni al mese in aggiunta ai 3 ordinari.
Altre misure per i lavoratori
Sul fronte del lavoro poi, con questo decreto il Governo si fa carico di pagare direttamente chi è in malattia per colpa del coronavirus (al posto dell'INPS), stanzia un fondo per i lavoratori danneggiati, mette in busta paga 100 euro nette a chi è stato costretto a presentarsi sul posto di lavoro nel mese di marzo e dispone un'indennità di 500 euro per liberi professionisti, co.co.co e lavoratori stagionali. Ecco il dettaglio delle misure. 
Lavoratori in quarantena equiparati alla malattia. I lavoratori che devono stare in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria, sono equiparati a quelli che sono in malattia, pertanto sarà necessario un certificato del medico curante come avviene nei normali casi di giornate di malattia, da comunicare al datore di lavoro. La novità è che questi periodi sono a carico diretto dello Stato non di Inps o datori di lavoro e questo periodo non viene calcolato ai fini del comporto.
500 euro per autonomi e stagionali. Il Governo ha predisposto un’indennità di 500 euro una tantum, che non viene considerata reddito, per:
- i liberi professionisti titolari di partita iva (attiva almeno dal 23 febbraio u.s.) e per quelli iscritti alle gestioni speciali dell’Ago;
- chi ha un contratto di collaborazione coordinata continuativa ed è iscritto alla gestione separata dell’Inps;
- i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno smesso di lavorare involontariamente dal 1° gennaio 2019 alla data di entrata in vigore di questo decreto;
- agli operai agricoli a tempo determinato, che hanno lavorato almeno 50 giornate nel 2019;
ai lavoratori dello spettacolo che abbiano almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 al fondo di riferimento (non viene erogata ai lavoratori dipendenti);
- a chi lavora per associazioni sportive dilettantistiche.
Un fondo per i lavoratori danneggiati. E' stato creato un fondo per i lavoratori danneggiati per garantir loro un’indennità in caso di cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa (autonoma o dipendente). Per ottenerla occorre aver prodotto un reddito da lavoro inferiore a 10.000 euro nel 2019.
100 euro per chi ha lavorato in sede. Per i dipendenti con reddito inferiore a 40.000 euro è previsto un premio netto di 100 euro nella busta paga di aprile o entro il conguaglio di fine anno, qualora abbiano lavorato in sede. Il premio viene parametrato ai giorni di lavoro prestati in sede.
Mutui, affitti e biglietti
Novità anche sul fronte delle rate di mutui: la moratoria fino a 18 mesi prevista per i mutui prima casa viene estesa anche a liberi professionisti e lavoratori autonomi che hanno visto ridursi di un terzo il fatturato a causa del coronavirus. Possibilità di rimborso anche per le case prese in affitto. Infine, vista l'impossibilità di usufruire dei servizi, si stabilisce che i biglietti per teatri, cinema ed eventi vengano rimborsati. Ecco nel dettagli le misure.
Mutui sospesi anche per le partite Iva. Il decreto prevede un rifinanziamento del fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto dell’abitazione principale di 500 milioni di euro. La sospensione delle rate dei mutui prima casa in caso di sospensione del lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni o per gli altri casi previsti dal Fondo di garanzia viene estesa anche ai lavoratori dipendenti subordinati e parasubordinati anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 o tra la data della domanda di sospensione e il 21 febbraio 2020, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni per l’emergenza coronavirus. Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’ISEE In deroga al normale accesso al Fondo che prevede un reddito non superiore ai 30 mila euro. Il fondo pagherà il 50% della quota interessi una volta ripreso il pagamento delle rate sospese. 
Cinema, teatri e musei da rimborsare. Data l'impossibilità di fornire il servizio in seguito alle disposizioni dell’8 marzo, il decreto dispone il rimborso di tutti i biglietti per spettacoli di qualsiasi natura, compresi cinema, teatri, ingressi ai musei e agli altri luoghi della cultura.Chi ha acquistato i biglietti può presentare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto, richiesta di rimborso al venditore, allegando il titolo di acquisto (biglietto o ricevuta di pagamento). Il venditore, entro trenta giorni dalla presentazione della richiesta provvede all'emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall'emissione.
Tasse: pagamenti rinviati
Sul fronte del fisco, era già stato nei giorni scorsi modificato il calendario di presentazione del modello 730, facendo slittare al 30 settembre il termine ultimo per presentarlo. Ora si stabiliscono anche rinvii sulle scadenze dei lavoratori autonomi e delle partite iva. Rinviati anche al 10 giugno contributi previdenziali e assicurazione domestica, nonché alcune tasse locali (come Tari e Imu) in base al comune di residenza. Ricordati inoltre che l’Agenzia delle entrate ha anche ridotto al minimo la possibilità di accesso agli sportelli, dove è possibile recarsi solo per consegnare documenti. Pertanto, per comunicare con l’Agenzia occorre far riferimento alle indicazioni riportate sul sito alla pagina dedicata. Ecco il dettaglio dei provvedimento in materia di fisco.
Rinviate le scadenze anche per gli autonomi. Il decreto stabilisce il rinvio del pagamento di tasse e contributi dovuti entro il 30 aprile, questa misura ha particolare impatto sulle imprese e sui lavoratori autonomi che vedono prorogate scadenze onerose. Pertanto, i versamenti andranno effettuati senza sanzioni o interessi in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o tramite 5 rate mensili di pari importo da versare a decorrere da maggio.
Contributi previdenziali e polizza casalinghe rinviate a giugno. Può sospendere il pagamento chi versa i contributi previdenziali, assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria per lavoratori domestici che hanno scadenza tra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020. I versamenti dovranno esser effettuati entro il 10 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni e interessi.
Sospesi gli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate. Sono sospesi accertamenti, verifiche, cartelle esattoriali, avvisi di accertamento e provvedimenti esecutivi, cioè pignoramenti o aste. Questo significa che anche le rate della così detta rottamazione ter e del saldo e stralcio vengono sospese. La sospensione riguarda i termini scadenti tra l’8 marzo e il 31 maggio. Le somme dovranno esser versate entro la fine di giugno.
Imu e tari, dipende dal Comune. A livello locale, molti Comuni si sono impegnati, pur in assenza di normativa statale cui far riferimento a rinviare il pagamento delle imposte legate alla casa, quali Imu e Tari. Pertanto, è bene consultare il sito internet del proprio Comune o dell’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti per capire nel proprio caso se ci siano provvedimenti favorevoli in atto.
Carte d'identità, prorogata la scadenza. La validità di carte d’identità scadute o in scadenza viene prorogata al 31 agosto 2020.
Prorogati i certificati. La validità di certificati, permessi, attestati, concessioni, autorizzazioni in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile è prorogata al fino al 15 giugno.

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