mercoledì 25 luglio 2018

Contribuente non va sanzionato se la norma è incerta

Con la recente pronuncia n. 18405 del 12.07.2018 la Suprema Corte individua i casi di obiettiva incertezza sulla norma tributaria che mettono al riparo il contribuente dal pagamento delle sanzioni.
Il principio, espressamente richiamato dall’art.8 del D.Lgs. n. 546/92 – Codice del processo tributario – e dall’art.6, comma 2 del D.Lgs. n.472/97 – normativa in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie – prevede che l'incertezza normativa oggettiva esenta il contribuente dal pagamento delle sanzioni in caso di contestazioni da parte del Fisco.
Sulla scorta dei predetti dati normativi, la Suprema Corte chiarisce, dunque, che “L'essenza del fenomeno dell'incertezza normativa oggettiva si può rilevare attraverso una serie di fatti indice, che spetta al giudice accertare e valutare nel loro valore indicativo, e che sono stati individuati a titolo di esempio e, quindi, non esaustivamente: 1) nella difficoltà d'individuazione delle disposizioni normative, dovuta magari al difetto di esplicite previsioni di legge; 2) nella difficoltà di confezione della formula dichiarativa della norma giuridica; 3) nella difficoltà di determinazione del significato della formula dichiarativa individuata; 4) nella mancanza di informazioni amministrative o nella loro contraddittorietà; 5) nella mancanza di una prassi amministrativa o nell'adozione di prassi amministrative contrastanti; 6) nella mancanza di precedenti giurisprudenziali; 7) nella formazione di orientamenti giurisprudenziali contrastanti, magari accompagnati dalla sollecitazione, da parte dei Giudici comuni, di un intervento chiarificatore della Corte costituzionale; 8) nel contrasto tra prassi amministrativa e orientamento giurisprudenziale; 9) nel contrasto tra opinioni dottrinali; 10) nell'adozione di norme di interpretazione autentica o meramente esplicative di norma implicita preesistente. Tali fatti indice devono essere accertati, esaminati ed inseriti in procedimenti interpretativi della formazione che siano metodicamente corretti e che portino inevitabilmente a risultati tra loro contrastanti ed incompatibili (…)”.
Alla luce dei precedenti dettami, ne deriva che laddove la disciplina tributaria si articoli in una pluralità di prescrizioni di difficile comprensione per il contribuente, spetterà sempre al giudice pronunciarsi sulla legittimità o meno della sanzione valutando caso per caso.
Ci si augura, dunque, che tale pronuncia oltre a costituire un autorevole decalogo volto a migliorare i rapporti tra Fisco e contribuente, possa rappresentare un valido strumento per i giudici (oltre che un monito per il Legislatore).

fonte: www.altalex.com/Contribuente non va sanzionato se la norma è incerta | Altalex

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