I giudici della IV sezione Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 29374 del 26 giugno 2018 hanno ritenuto applicabile la pena sostitutiva dei lavori di pubblica utilità in caso di guida sotto l'influenza di alcool.
Il fatto - Il Procuratore della Repubblica di Asti ricorre avverso la sentenza di applicazione di pena ex articolo 444 del codice di procedura penale, emessa dal Tribunale di Asti, con la quale nei confronti di un conducente infliggeva la pena patteggiata in relazione al reato previsto e punito dall'articolo 186-bis ,sesto comma, in relazione all'articolo 186, settimo comma del codice della strada, pena sostituita dal lavoro di pubblica utilità. Il Procuratore deduceva, quale unico motivo di ricorso violazione di legge, in quanto i giudici del Tribunale avevano disposto la sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità in ipotesi nella quale tale sostituzione non è consentita in quanto l'articolo 186-bis, sesto comma, non rinvia al comma 9-bis dell'articolo 186 del citato codice che prevede che la pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita, anche con il decreto penale di condanna, se non vi è opposizione da parte dell'imputato, con quella del lavoro di pubblica utilità di cui all'articolo 54 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, secondo le modalità ivi previste. Ovvero la prestazione di un'attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell'educazione stradale presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze. Inoltre secondo il Pm non possono trovare applicazione i dettami della sentenza della Corte Costituzionale n. 167/2012, in quanto l'articolo 186-bis costituisce ipotesi autonoma di reato.
La decisione - Gli Ermellini rigettano il ricorso, richiamando una sentenza della Corte Costituzionale la n. n. 167/2012 e chiariscono che anche ai conducenti definiti «a rischio elevato», nel caso di guida sotto l'influenza di alcool, è applicabile la pena sostitutiva dei lavori di pubblica utilità. La Suprema Corte faceva discendere la piena applicabilità della sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità anche ai reati di guida in stato d'ebbrezza commessi da conducenti a rischio elevato, ossia per coloro che hanno un'età inferiore ai ventuno anni, per i neo-patentati e per coloro che trasportano per professione persone o cose. La Cassazione ritiene che quanto affermato dalla Consulta trova un'indiretta conferma nell'articolo 187 del codice della strada, il quale prende espressamente in considerazione che il reato di guida sotto l'effetto di stupefacenti possa essere commesso anche da conducenti appartenenti alle categorie di cui all'articolo 186-bis, primo comma e, pertanto, anche per costoro trovi applicazione l'articolo 187, comma 8-bis, che introduce la sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità, esclusi i casi in cui sussiste l'aggravante di aver provocato un incidente. È di tutta evidenza che sarebbe giuridicamente e costituzionalmente insostenibile una disciplina che prevedesse l'applicabilità della sanzione sostitutiva in parola ai conducenti “qualificati” di cui al primo comma dell'articolo 186-bis limitatamente alle sole ipotesi di cui all'articolo 187, comma 8-bis, e la escludesse con riferimento alle ipotesi di cui all'articolo 186, comma 9-bis.
fonte: Cassa Forense - Dat Avvocato
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martedì 10 luglio 2018
Conducenti “a rischio elevato”: si alla sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità
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