domenica 25 marzo 2018

Il Comune Napoli vieta alle macellerie di esporre animali morti in vetrine

A Napoli sarà vietato esporre animali macellati parzialmente o interi nelle vetrine e per strada, pena la rimozione e una multa di 500,00 euro. Una decisione che punta a fare scuola perché, secondo il Servizio Promozione e Tutela della Salute e degli Animali del Comune partenopeo, non esistono precedenti in Italia di questo tipo. L’ordinanza, spiega l’assessore alle Politiche Sociali con delega alla Tutela della Salute degli Animali Roberta Gaeta, non vuole essere un semplice divieto, ma un atto di civiltà che punta soprattutto alla tutela dei bambini. «Vedere oggi capretti e agnelli scuoiati, con occhi vitrei, appesi a testa in giù nelle vetrine delle macellerie è uno spettacolo che a molti fa male, soprattutto ai più piccoli» commenta l’assessore, che aggiunge: «La Pasqua porta con sé questa tradizione alimentare che comporta la macabra usanza dell’esibizione dei corpi degli animali. Una modalità crudele. È nei piccoli gesti che si misura la sensibilità di una collettività».
L’ordinanza vieta anche solo l’esposizione di parti di animali, obbligando i commercianti a conservarli nelle celle frigorifere, secondo le prescrizioni normative di igiene alimentare vigenti. Una scelta che potrebbe risultare ipocrita o integralista ad alcuni ma, come commenta il garante degli animali del Comune di Napoli Stella Cervasio, potrebbe invece rappresentare un’opportunità anche per le altre città italiane.
«Ho accolto con grandissimo favore questa iniziativa e spero che presto qualcuno faccia altrettanto in Italia. Non si vuole nascondere questi animali, è solo un primo passo per una modifica della civiltà», racconta Cervasio, che questa mattina ha postato sui social la foto di una carcassa esposta nella vetrina di una macelleria suscitando lo sdegno di molti per l’immagine cruda. «Questi animali, continua, sono esposti per vendere e finiscono per ferire soprattutto i bambini».
Ma l’obiettivo non è la sola tutela dei passanti, piccoli o grandi che siano. Ma anche e soprattutto il rispetto nei confronti degli animali. “Nell’immaginario collettivo infantile, si legge nell’ordinanza, alcuni animali hanno i caratteri della familiarità, con importanti ricadute nell’ambito della sfera affettiva e quindi di un equilibrato sviluppo psichico”. Napoli anche in passato ha mostrato particolare attenzione alla tutela del mondo animale. Lo scorso Capodanno, fu proprio l’assessore Gaeta a lanciare la campagna social “No ai botti”, per proteggere soprattutto i migliori amici dell’uomo: i cani. La scelta napoletana di vietare da oggi l’esposizione di carcasse nelle macellerie potrebbe, però, suscitare delle proteste da parte dei commercianti, che hanno tuttavia 60 giorni di tempo per presentare regolare ricorso al TAR della Campania.

fonte: Il Comune Napoli vieta alle macellerie di esporre animali morti in vetrine e per strada - La Stampa

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