Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto legislativo che introduce in Italia "una misura nazionale di contrasto alla povertà", che dovrà passare all'esame delle Commissioni parlamentari competenti per l'acquisizione dei pareri. Si tratta del decreto che attua la delega approvata a marzo e segue il Memorandum d'intesa firmato ad aprile dal premier Paolo Gentiloni. Il Rei, Reddito d'inclusione (Rei) sostituisce il Sostegno all'inclusione attiva (Sia) e anche l'Asdi, l'Assegno di disoccupazione, destinato a sparire dall'inizio del 2018. Per finaziare la misura sono già disponibili 1,7 miliardi del Fondo per la lotta alla povertà e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha assicurato che verrà incrementato con altre risorse destinate in particolare all'inclusione attiva verso il lavoro (il 15% del Fondo), che portano con sé anche l'assunzione di 600 addetti nei Centri per l'impiego. "In totale siamo sui 2 miliardi l'anno, nei prossimi anni", ha spiegato Poletti. L'ammontare del Rei andrà da un minimo di 190 a un massimo di 485 euro, a seconda di vari parametri e dei componenti dei nuclei familiari interessati. Inizialmente verranno privilegiati nuclei con figli minori, donne in gravidanza, figli con disabilità, ultra 55enni disoccupati. "Le famiglie con queste caratteristiche sono circa 660 mila di cui 550mila con figli minori", ha spiegato Poletti: "Riusciamo già a raggiungere quasi completamente il target cui stiamo guardando". Si tratta di circa 1,7 milioni di persone interessate. Poletti ha sottolineato la scelta del governo di "lavorare con continuità nella logica del sostegno all'inclusione, avviata dal governo precedente con le sperimentazioni del Sia". Di conseguenza, ha rimarcato che per il Rei sarà prevista "una verifica permanente" per determinarne l'efficacia. I due pilastri del decreto sono: "Il sostegno al reddito e la presa in carico per l'inclusione", ha spiegato Poletti. Le risorse andranno dunque sia in tasca ai cittadini che al "potenziamento dei servizi per il lavoro". Gentiloni ha sottolineato che il provvedimento nasce dalla "collaborazione del governo con le associazioni dell'Alleanza contro la povertà ed è una prima risposta a una esigenza sociale molto rilevante, che la crisi ha reso stringente per il nostro Paese".
Fonte:www.italiaoggi.it/Via libera al Reddito di inclusione: assegni da 190 a 485 euro per 1,7 milioni di persone - News - Italiaoggi
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
sabato 10 giugno 2017
Via libera al Reddito di inclusione: assegni da 190 a 485 euro
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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