In arrivo nuove misure urgenti per rafforzare il contrasto all’immigrazione illegale ed al traffico dei migranti e per semplificare le procedure per il riconoscimento della protezione internazionale.
E' quanto previsto dal decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 10 febbraio 2017, che dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Si tratta di un articolato pacchetto di misure destinate ad incidere in modo rilevante, anche sul piano ordinamentale, nella delicata materia del controllo e della repressione del fenomeno migratorio.
Queste le principali novità:
-istituzione di 14 sezioni di tribunale specializzate in materia di immigrazione e protezione internazionale
Le sezioni specializzate sono istituite presso le seguenti sedi di tribunale: Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Catanzaro, Firenze, Lecce, Milano, Palermo, Roma, Napoli, Torino e Venezia.
Le sezioni avranno competenza nelle seguenti materie:
- mancato riconoscimento del diritto di soggiorno sul territorio nazionale in favore di cittadini Ue;
- impugnazione del provvedimento di allontanamento nei confronti di cittadini Ue per motivi di pubblica sicurezza;
- riconoscimento della protezione internazionale;
- mancato rilascio, rinnovo o revoca del permesso di soggiorno per motivi umanitari;
- diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno per motivi familiari;
- accertamento dello stato di apolidia.
-procedure per il riconoscimento della protezione internazionale: per rendere più semplici e snelle le procedure, si prevede un nuovo modello processuale di tipo camerale, con udienza orale, durata massima di 4 mesi, che si conclude con un decreto non reclamabile ma ricorribile per cassazione;
-impiego dei richiedenti protezione internazionale, su base volontaria e gratuita, in attività socialmente utili: lo scopo è quello di favorirne l’integrazione nel territorio e nel tessuto sociale;
-semplificazione delle procedure di identificazione: saranno individuati i centri di prima accoglienza destinati al soccorso, in cui saranno effettuati uno screening sanitario e le operazioni di fotosegnalamento, rilevamento delle impronte digitali e registrazione obbligatorie;
-effettività dei provvedimenti di espulsione: si prevede il potenziamento della rete dei centri di identificazione ed espulsione, ridenominati “centri di permanenza per il rimpatrio”, che saranno dislocati ove possibile in aree più facilmente raggiungibili e utilizzando strutture pubbliche da riconvertire, che saranno individuate sentiti i Presidenti delle Regioni interessate.
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