L’INPS, con circolare n. 128/2016, fornisce le istruzioni necessarie a seguito delle modifiche al Testo Unico maternità/paternità introdotte dal Jobs Act, che ha previsto una indennità di paternità in favore dei lavoratori autonomi, nonché maggiori periodi di tutela in caso di adozione o affidamento.
Indennità di paternità in favore dei lavoratori autonomi. Con esempi ed istruzioni su documentazione da produrre, regime contabile e fiscale, nonché modalità di pagamento, la circolare INPS n. 128/2016 analizza le seguenti casistiche:
– indennità di paternità per padri lavoratori autonomi in caso di madre lavoratrice dipendente o autonoma;
– periodi di maternità riconosciuti alle lavoratrici autonome in caso di adozione e affidamento in analogia a quelli previsti per le lavoratrici dipendenti;
– congedo di paternità in caso di padre dipendente e madre lavoratrice autonoma.
Come fruire dell’indennità. In particolare, l’indennità di paternità è riconoscibile in relazione agli eventi (morte o grave infermità della madre dipendente o autonoma, abbandono, affidamento esclusivo del figlio) che si sono verificati dal 25 giugno 2015, data di entrata in vigore della novella legislativa, o per l’eventuale periodo dal 25 giugno in poi.
La misura è calcolata secondo le stesse regole dell’indennità di maternità e spetta dalla data dell’evento alla fine del periodo post partum che sarebbe spettato alla madre. Il giorno del parto non è indennizzabile in favore del padre.
In presenza dei requisiti richiesti dalla legge, l’interessato deve presentare domanda di indennità di paternità cartacea (Mod. SR01) alla struttura INPS competente, inoltrata all’INPS via PEC o mezzo equivalente. Si attendono le necessarie implementazioni per l’acquisizione della domanda in via telematica.
La prestazione è soggetta al termine prescrizionale di un anno dal giorno successivo alla fine del periodo indennizzabile.
Fonte: www.lavoropiu.info/Padri lavoratori autonomi, come fruire dell’indennità - La Stampa
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
giovedì 14 luglio 2016
Padri lavoratori autonomi, come fruire dell’indennità di paternità
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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