Una politica aziendale che impone a una dipendente di togliere il velo islamico quanto si trova a contatto con i clienti costituisce una discriminazione. Questa la conclusione a cui è giunta, ieri, l’avvocato generale della Corte di giustizia europea Eleonor Sharpston, esaminando il caso di una donna musulmana che era stata assunta nel 2008 in qualità di ingegnere progettista per una società di consulenza informatica francese. Tra le sue mansioni, c’era anche quella di dover incontrare e rapportarsi con i clienti della società. Ed è proprio in quest’ambito che, a seguito di una lamentela secondo la quale «il velo aveva messo in imbarazzo» gli impiegati, le è stato chiesto di non portarlo più nella successive riunioni e di confermare la disponibilità a soddisfare tale richiesta. La donna, però, rifiutando di adeguarsi, è stata licenziata. Non ritenendo corretto il comportamento messo in essere dall’azienda, la donna ha, quindi, impugnato il licenziamento davanti ai giudici francesi che, però, si sono rivolti alla Corte di giustizia per sapere se il requisito di non indossare un velo islamico, in occasione della presentazione di servizi di consulenza informatica ai clienti, potesse essere considerato un requisito essenziale per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Fonte: www.italiaoggi.it//Illegittimo licenziare per il velo - News - Italiaoggi
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giovedì 14 luglio 2016
Illegittimo licenziare per il velo

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