giovedì 19 maggio 2016

Lei precaria, lui senza lavoro ma con terreni e immobili: assegno all’ex moglie

A inchiodare l’uomo sono le dichiarazioni dei redditi e la relazione catastale prodotta dalla consorte. Evidente, documenti alla mano, lo squilibrio di forza economica tra i due oramai ex coniugi. Confermato, quindi, l’assegno mensile a favore della donna.
Redditi. Contributo minimo, quello previsto a favore della donna: secondo quanto valutato dai giudici, l’ex marito dovrà versarle un «assegno mensile» da 310 euro.
Nonostante tutto, però, tale decisione viene contestata in Cassazione. L’uomo, tramite il proprio difensore, spiega di avere «cessato ogni attività lavorativa». Ciò avrebbe modificato «le sue condizioni economiche in senso peggiorativo», ovviamente.
Ma tale dato, ribattono i magistrati nella sentenza n. 10099/2016 del 17 maggio, non sminuisce la forza economica del marito, nettamente superiore rispetto a quella della moglie.
I «possedimenti» evidenziati nelle «dichiarazioni dei redditi» dell’uomo e nella «relazione catastale» prodotta dalla donna hanno bisogno, è evidente, di «capacità di reddito, anche ai soli fini del loro mantenimento». E secondo i giudici è lecito presumere che «alcuni di quei possedimenti» forniscano all’uomo «rendite locatizie» tali da consentirgli «un adeguato sostentamento».
Sull’altro fronte, la moglie «si è adattata, dopo la separazione, a svolgere lavori precari e poco remunerativi», come quello di «bracciante agricola».
Tutto ciò conduce a ritenere netto il «divario economico» tra gli ex coniugi. Ciò soprattutto alla luce della notevole «capacità di reddito del marito», fondata sia «sulla notevole competenza del suo lavoro di ‘mastro muratore’, che è riuscito, nel corso degli anni, ad investire i propri guadagni in unità abitative e in terreni», sia sulle «sue precedenti dichiarazioni dei redditi».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Lei precaria, lui senza lavoro ma con terreni e immobili: assegno all’ex moglie - La Stampa

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