Depenalizzazione dei reati per i quali come pena è prevista una multa, come l’omesso versamento di contributi e ritenute da parte del datore di lavoro, purché sotto i 10 mila euro annui. Con alcune eccezioni, relative a reati non marginali: edilizia e urbanistica; alimenti e bevande; ambiente, territorio e paesaggio; sicurezza pubblica e dei luoghi di lavoro; giochi d’azzardo e scommesse; armi e esplosivi; finanziamento ai partiti; proprietà intellettuale e industriale. Disco verde a nuove sanzioni amministrative cosi determinate: sanzione amministrativa da 5 mila a 15 mila euro per le contravvenzioni punite con l’arresto fino a sei mesi, da 5 mila a 30 mila euro per le contravvenzioni punite con l’arresto fino a un anno, da 10 mila a 50 mila euro per i delitti e le contravvenzioni puniti con un pena detentiva superiore a un anno. Lo prevede il pacchetto di decreti (due) sulle depenalizzazioni che dopo l’approvazione in via preliminare al consiglio dei ministri del 13 novembre scorso, approda domani sul tavolo dell’esecutivo per il via libera definitivo. Si tratta di misure che danno attuazione alla legge 28 aprile 2014, n. 67. Dei due decreti delegati, uno reca appunto disposizioni in materia di depenalizzazione, a norma dell’articolo 2, comma 2 della legge 67, l’altro disposizioni in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili, a norma dell’articolo 2, comma 3, sempre della legge 67/2014. Tre gli obiettivi indicati dal ministero della giustizia: avere innanzitutto sanzioni più rapide, incisive ed efficaci, producendo quindi entrate che vengono effettivamente incassate dallo Stato e risparmi per i costi dei tanti procedimenti; decongestionare la giustizia penale da migliaia e migliaia di procedure lunghe, spesso inutili e costose; assicurare una più efficace repressione dei reati socialmente più gravi.
fonte: www.italiaoggi.it//Depenalizzazione reati al via - News - Italiaoggi
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giovedì 7 gennaio 2016
Depenalizzazione reati al via

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