Un sito Internet liberamente accessibile ha una potenzialità diffusiva indefinita, tanto da poter essere equiparato alla stampa. È la motivazione con cui la prima sezione penale della Cassazione ha confermato l'aggravante di terrorismo nei confronti di un italo-marocchino, indagato a Torino per aver diffuso su due siti web privi di vincoli di accesso un documento di propaganda allo Stato islamico (sentenza 47489 del 1° dicembre 2015).
Proprio per questa potenzialità diffusiva, la Cassazione aggiunge che tutti «i nuovi mezzi di manifestazione del pensiero» quali forum, blog, newsletter, newsgroup, mailing list e social network possono essere soggetti a sequestro preventivo, non godendo delle garanzie costituzionali previste per la stampa.
Bocciando la tesi difensiva che puntava a dimostrare l'insussistenza della lesione all'interesse giuridico sulla base di un'accezione di Stato islamico territoriale («territorio che si estende su parte della Siria e dell'Iraq»), differente da quella in vigore nel nostro ordinamento, in linea con numerose risoluzioni dell'Onu («organizzazione terroristica internazionale»), la Cassazione rileva che «ai fini dell'affermazione della giurisprudenza italiana è sufficiente che nel territorio dello Stato si sia verificato l'evento o si sia compiuta, in tutto o in parte, l'azione, perchè possa ritenersi estesa la potestà punitiva dello Stato a tutti i compartecipi e a tutta l'attività criminosa».
Infondata - secondo i giudici - anche la tesi del ricorrente secondo cui il documento diffuso via web avrebbe sollecitato soltanto un'adesione “ideologica” dei potenziali lettori allo Stato islamico e non ai suoi metodi terrostici.
Una posizione, quella della fattispecie ideologica, che la Cassazione respinge, facendo riferimento alla lingua utilizzata dall'indagato - l'italiano - e ai lettori cui il documento è indirizzato: un pubblico di soggetti radicati sul territorio nazionale.
Rivelatore anche il passaggio del documento citato dai giudici, in cui si definisce «obbligatoria» l'adesione al Califfato sulla base di una corretta interpretazione religiosa. Segnali che, secondo la Cassazione, contrasterebbero con quanto sostenuto dalla tesi difensiva: e cioè la mancanza di un pericolo concreto.
In merito al reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale, Piazza Cavour ricorda infine che la giurisdizione italiana interviene anche «in caso di cellula operante in Italia per il perseguimento della finalità di terrorismo internazionale sulla base dell'attività di indottrinamento, reclutamento e addestramento al martirio di nuovi adepti, da inviare all'occorrenza nelle zone del teatro di guerra, e della raccolta di denaro destinato al sostegno economico dei combattenti del Jihad all'estero».
Fonte: www.ilsole24ore.com/SilviaMarzialetti/Conseguenze penali per la propaganda Isis sul web - Il Sole 24 ORE
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
domenica 6 dicembre 2015
Conseguenze penali per la propaganda Isis sul web
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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