Fisco condannato per lite temeraria. L’Agenzia delle entrate dovrà versare 35 mila euro di risarcimento a un’impresa per avere emesso (e poi successivamente difeso in giudizio) un accertamento notificato oltre la scadenza dei termini di decadenza dell’azione accertatrice. Così ha deciso la Ctp Milano con la sentenza n. 8502/15/15, depositata il 23 ottobre scorso, accogliendo il ricorso di un’azienda che si era vista richiedere dall’erario più di 21 milioni di euro, tra imposte, sanzioni e interessi. Tutto inizia nel 2002 con una verifica della guardia di finanza. Secondo le Fiamme gialle l’impresa era esterovestita: pur essendo formalmente residente in Olanda, la sede effettiva era in Italia e quindi doveva essere considerata dal punto di vista fiscale come un soggetto residente. Il conseguente avviso di accertamento, però, veniva emanato dall’Agenzia delle entrate solo nel febbraio 2014, ossia circa 12 anni dopo i rilievi della Gdf. L’ufficio recuperava a tassazione per gli anni 2001 e 2002 dividendi e plusvalenze incassati dal soggetto olandese ma che, secondo il fisco, avrebbero dovuti essere dichiarati e tassati in Italia: ai 10 milioni euro di imposte evase, si aggiungevano 11 milioni di sanzioni. A parere del fisco, nessun termine di prescrizione tributaria era stato violato: i cinque anni a disposizione per i controlli in caso di omessa dichiarazione dovevano infatti ritenersi raddoppiati in quanto le somme evase superavano le soglie di punibilità penale previste dal dlgs n. 74/2000. Ai 10 anni così determinati, doveva poi essere aggiunta l’ulteriore proroga di termini sancita dall’articolo 10 della legge n. 289/2002. Una tesi però immediatamente confutata dalla società contribuente, che impugnava la rettifica invocando la prescrizione delle annualità accertate. Trovando accoglimento da parte dei magistrati tributari.
fonte: www.italiaoggi.it//Entrate k.o. per lite temeraria - News - Italiaoggi
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domenica 8 novembre 2015
Agenzia delle Entrate k.o. per lite temeraria
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