venerdì 25 settembre 2015

Le misure restrittive sugli stupefacenti tornano alla Corte costituzionale

Nuovo dubbio di costituzionalità sulle norme antidroga. Questa volta a sollevare la questione è la Corte di cassazione con l'ordinanza n. 38560 della Sesta sezione penale depositata ieri e sotto osservazione è l'articolo 75 bis del Testo unico, che introduce un pacchetto di misure restrittive che può essere applicato a chi si è reso colpevole di un illecito amministrativo in materia di detenzione di stupefacenti per uso personale.

Le misure, che possono essere disposte anche congiuntamente, consistono:

a) nell'obbligo di presentarsi almeno 2 volte a settimana presso gli uffici di pubblica sicurezza (polizia o carabinieri) oppure in orari coincidenti con gli ingressi e uscite delle scuole;

b) obbligo di rientro e uscita dalla propria abitazione in orari fissi;

c) divieto di frequentare determinati locali pubblici;

d) divieto di allontanamento dal comune di residenza;

e) divieto di guidare qualsiasi veicolo a motore.

Su questo intreccio di obblighi e divieti da adesso pesa la tagliola di una futura pronuncia di incostituzionalità. Che dovrebbe essere almeno probabile se la stessa Corte costituzionale tenesse fermo quanto già stabilito nel recente passato. La questione su cui è incentrata l'ordinanza della cassazione è infatti quella dell'eterogeneità della norma rispetto al provvedimento nel quale venne inserita.

fonte: www.ilsole24ore.com//Le misure restrittive sugli stupefacenti tornano alla Corte costituzionale

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