Se il servizio della raccolta rifiuti non viene effettuato per buona parte dell’anno, bisogna pagare l’intero importo della TARSU? Sì: secondo i giudici della Cassazione, non si può sfuggire alla tassa, nemmeno se i cassonetti sono stati incendiati e per cinque mesi il contribuente si è dovuto arrangiare per smaltire il sacchetto nero.
La vicenda è stata analizzata nell’ordinanza 18854/15. La contribuente aveva presentato ricorso contro la decisione della Commissione Regionale, che aveva ribaltato la sentenza dei giudici provinciali in merito al pagamento di una cartella TARSU su un complesso immobiliare di proprietà. Secondo la ricorrente, doveva essere applicata una riduzione della tassa sui rifiuti, che andava dunque corrisposta in misura non superiore al 40%, poiché era capitato più volte che i cassonetti presenti nelle vicinanze dell’immobile fossero stati dati alle fiamme, con conseguente interruzione del servizio di raccolta per quasi metà dell’anno.
Per la Cassazione, però, la tassa sui rifiuti va pagata indipendentemente dal servizio reso. “Tale tassa – si legge nell’ordinanza – è dovuta indipendentemente dal fatto che l’utente utilizzi il servizio, salva l’autorizzazione dell’ente impositore allo smaltimento dei rifiuti secondo altra modalità, purché il servizio stesso sia istituito, e sussista la possibilità della utilizzazione”. Il fatto che debba esistere la possibilità di fruire del servizio – sottolineano però i Giudici – non significa che, per ogni esercizio di imposizione annuale, la tassa sia dovuta solo se la raccolta sia stata effettuata con regolarità. Insomma, niente da fare: la tassa si deve pagare in ogni caso; e per questo motivo i giudici della Cassazione hanno respinto il ricorso della contribuente.
Fonte: Fiscopiù - Giuffrè per i Commercialisti - www.fiscopiu.it/Disservizi nello smaltimento dei rifiuti? La tassa si paga lo stesso - La Stampa
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venerdì 25 settembre 2015
Disservizi nello smaltimento dei rifiuti? La tassa si paga lo stesso
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