Se si eredita con beneficio di inventario, il Fisco non può avvalersi sull’erede pretendendo più di quanto questi abbia ottenuto in lascito. Lo dicono i Giudici con l’ordinanza 14847/15.
Le ragioni del contribuente avevano già trovato il muro del primo e del secondo grado di giudizio; non pago, questi ha presentato ricorso in Cassazione, ottenendo finalmente soddisfazione. La vicenda in breve: il contribuente aveva impugnato la cartella di pagamento adottata dopo che egli aveva accettato un’eredità.
Il Fisco aveva reso definitivo l’avviso di liquidazione per imposta successoria, ipotecaria e catastale sul valore dell’asse ereditario della persona defunta. L’impugnazione era dovuta al fatto che il contribuente aveva sì accettato l’eredità, ma con beneficio di inventario: protestava di essere tenuto a versare solo su quanto ricevuto, e senza pregiudizio del proprio patrimonio personale, mentre il pagamento a lui richiesto delle imposte sull’asse ereditario era per l’intero, complessivo importo.
Secondo la CTR, se non tempestivamente impugnato, il ricorso non era da considerarsi ammissibile, se non per vizi della stessa cartella. Hanno però affermato i Giudici di Cassazione: “la limitazione delle responsabilità dell’erede per i debiti ereditari, derivante dall’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, è opponibile a qualsiasi creditore, ivi compreso l’erario. Quest’ultimo, di conseguenza, pur potendo procedere alla notifica dell’avviso di liquidazione nei confronti dell’erede non può liquidare od esigere nei confronti dell’erede l’imposta ipotecaria, catastale o di successione sino a quando non si sia chiusa la procedura di liquidazione dei debiti ereditari, e sempre che sussista un residuo attivo in favore dell’erede”. Il contribuente che ha accettato l’eredità con beneficio di inventario non può dunque sottrarsi al tributo, ma non deve nemmeno pagare in misura superiore al valore dei beni a lui pervenuti.
Fonte: www.fiscopiu.it/Il Fisco non può esigere dall’erede più di quanto egli abbia ereditato - La Stampa
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giovedì 6 agosto 2015
Il Fisco non può esigere dall’erede più di quanto egli abbia ereditato
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
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