martedì 18 agosto 2015

Anche se non abitabile, la mansarda concorre per stabilire se l’immobile sia di lusso

Non importa che non sia abbastanza alta, tanto da non essere abitabile: la sola presenza della mansarda rende l’immobile di lusso. La Cassazione, con ordinanza 12471/15, non ha avuto dubbi in proposito: il ricorso di una società, che aveva impugnato la decisione di secondo grado, è stato rigettato.

In breve: l’Appello aveva accolto il ricorso avanzato dalle Entrate, contro la decisione della CTP che aveva annullato l’avviso di liquidazione relativo alla decadenza dal beneficio dell’agevolazione prima casa ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per un immobile acquistato da una S.r.l.

La Corte di Cassazione ha ricordato come siano classificate come abitazioni di lusso le unità immobiliari aventi superficie utile complessiva superiore a m. 240, esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e il posto macchine (art. 6, D.M. del 2 agosto 1969, n. 1072). I Giudici hanno inoltre sottolineato come sia ormai dato per pacifico che, nel calcolo della superficie utile per definire se un’abitazione sia o meno di lusso deve computarsi quella relativa ai vani interni, ancorché privi dell’abitabilità, in questo requisito non è contemplato nel D.M. del 2 agosto 1969; piuttosto, il criterio di riferimento può essere quello dell’utilizzabilità degli ambienti, non della loro abitabilità. in questo senso, ogni interpretazione che ne ampli la sfera interpretativa, in quanto previsioni relativi ad agevolazioni o benefici in genere in materia fiscale non sono passibili di interpretazione analogica.

Fonte: Fiscopiù - Giuffrè- www.fiscopiu.it/Anche se non abitabile, la mansarda concorre per stabilire se l’immobile sia di lusso - La Stampa

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