Solidarietà – tardiva – tra donne. O, forse, desiderio di vendetta. Ciò che conta è che la donna prende il telefono e chiama la moglie dell’uomo, che è suo collega di lavoro ed è stato suo amante per diverso tempo. Ora, una volta rotta la liaison, tutti i particolari vengano a galla, seppur solo parlando a distanza, e la donna prende contezza delle – presunte – relazioni extraconiugali intrattenute dal marito. Quelle telefonate – tre in tutto –, però, si rivelano fatali per l’ex amante. Che viene condannata per il reato di “molestie” (Cassazione, sentenza 28493/15).
I giudici del Tribunale non hanno dubbi: la donna, che ha effettuato «tre chiamate telefoniche» – «due in forma anonima» – per parlare con la moglie di quello che è stato il suo amante e per raccontarle la ‘passione’ del marito per le «relazioni extraconiugali», è responsabile di «disturbo e molestie». Consequenziale la condanna alla «pena di 400 euro di ammenda».
Pronta la replica della donna, la quale, col ricorso in Cassazione, sostiene che quelle «telefonate» non possano essere considerate «moleste», richiamando, su tutto, il dato della «durata» – a conferma della disponibilità a parlare da parte della donna che aveva ricevuto le chiamate – e il dato dei contenuti, ossia i «rapporti extraconiugali» dell’uomo, finalmente rivelati alla moglie. Ogni contestazione, però, si rivela inutile.
La Cassazione ritiene «non essenziale» il «numero ridotto delle telefonate». Allo stesso tempo, i giudici evidenziano che è irrilevante la «mancata interruzione delle conversazioni» da parte della destinataria: tale «atteggiamento» non poteva «essere interpretato come acquiescenza», soprattutto tenendo presente l’«importanza delle rilevazioni che le erano state fatte». Anzi, su quest’ultimo punto i giudici si soffermano ulteriormente per spiegare che, paradossalmente, i «motivi biasimevoli» erano insiti «nello stesso contenuto delle rivelazioni» effettuate tramite telefono. Tutto ciò conduce alla conferma della condanna per la donna, con relativa ammenda.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it /Svela alla moglie dell'ex amante la relazione extraconiugale: condannata per molestie telefoniche - La Stampa
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mercoledì 15 luglio 2015
Svela alla moglie dell'ex amante la relazione extraconiugale: condannata per molestie telefoniche
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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