Il reato di stalking è perseguito per tutelare la tranquillità della vita quotidiana personale da comportamenti che producano ansie, preoccupazioni, paure o altre influenze perturbatrici. La violenza privata è un’ipotesi speciale per la cui configurazione non è sufficiente che nella vittima sia stato procurato uno stato di ansia e di timore per l’incolumità, bensì rileva come elemento specializzante lo scopo di costrizione a fare, tollerare od omettere qualcosa, impedendo la libera determinazione della persona offesa con una condotta immediatamente produttiva di una situazione idonea ad incidere sulla sua libertà psichica. Lo ha affermato la Cassazione con la sentenza 20968/15.
Il caso
La Corte d’appello riforma la sentenza del gip, derubricando l’originaria imputazione di atti persecutori in quella di tentata violenza privata e molestie. Contro la pronuncia l'imputato ricorre in Cassazione per la manifesta illogicità della motivazione in ordine alla diversa qualificazione giuridica dei fatti, alla mancata concessione delle attenuanti generiche ed alla mancata sostituzione della pena detentiva con quella della libertà controllata. I Giudici di legittimità negano ogni fondamento alla doglianza del ricorrente ribadendo come la fattispecie di cui all’art. 612 – bis, c.p., il c.d. stalking, risponde alla tutela della tranquillità della vita quotidiana personale da comportamenti che producano ansie, preoccupazioni, paure o altre influenze perturbatrici.
Rispetto a tale reato, il delitto di violenza privata costituisce un’ipotesi speciale per la cui configurazione non è sufficiente che nella vittima sia procurato uno stato di ansia e di timore per l’incolumità, bensì rileva come elemento specializzante «lo scopo di costringere altri, contro la sua volontà, a fare, tollerare od omettere qualcosa, impedendone la libera determinazione con condotta immediatamente produttiva di una situazione idonea ad incidere sulla libertà psichica (di determinazione e azione) del soggetto passivo».
Nel caso, è giusta la valutazione degli elementi fattuali e dell’elemento soggettivo del reato a fronte di un singolo comportamento dell’agente, volto, con atti idonei in modo univoco, ad interferire nella condotta di vita della parte offesa al fine di sottrarle il figlio a cui non poteva avvicinarsi per divieto giudiziale conseguente alla perdita della potestà genitoriale. La questione del mancato riconoscimento delle attenuanti generiche è ugualmente priva di fondamento, avendo il giudice di merito adeguatamente motivato la scelta circa la modulazione del trattamento sanzionatorio dell’imputato.
L’ultimo motivo del ricorso è invece fondato per l’erroneo convincimento espresso dalla sentenza impugnata di non poter concedere la sostituzione della pena per l’eccedenza della sanzione rispetto ai limiti biennali normativamente previsti, limiti che invece non vengono superati sia da quanto espresso nella motivazione che nel dispositivo. Per questi motivi, la Corte annulla senza rinvio la sentenza impugnata, determinando la durata della sanzione sostituiva della libertà controllata.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La distinzione tra violenza privata e stalking - La Stampa
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
venerdì 5 giugno 2015
La distinzione tra violenza privata e stalking
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ferrara: Violentò minore in auto. Condanna a dieci anni per il pedofilo seriale
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Risponde di lesioni colpose di cui all'articolo 590 cod. pen. l'automobilista che apre la portiera della macchina per scendere e co...
-
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Ha salutato la presidente del collegio giudicante con un «vostro onore», come nei film americani. Ha proseguito, come nei film americani, i...
Nessun commento:
Posta un commento