Al massimo un anno, al minimo 6 mesi. A suo modo una piccola rivoluzione. La Camera ha approvato ieri definitivamente, a larghissima maggioranza (398 sì, 28 no), il taglio dei tempi della separazione necessari per ottenere il divorzio: basteranno 6 mesi in caso di consensuale e 12 mesi per la giudiziale, indipendentemente dalla presenza dei figli. Anticipati anche i tempi della scioglimento del regime di comunione de beni che potrà scattare dalla firma della separazione consensuale oppure dal momento in cui il giudice autorizza i coniugi a vivere separati. Lo scarno testo del disegno di legge si occupa anche della fase transitoria, prevedendo espressamente che il pacchetto di novità potrà applicare anche ai procedimenti in corso.
«Un altro impegno mantenuto», twetta il premier Matteo Renzi. Soddisfazione per i due relatori, Luca D’Alessandro (Fi) e Alessia Morani (Pd) («politica dei fatti, non delle parole»). Le perplessità non sono mancate. C'è chi, come qualche esponente della Lega, ha chiamato in causa l’assenza di tutela dei figli, chi, come qualche deputato di Ap, Fi e Fdi, il pericolo che i tempi brevi possano intaccare la stabilità della famiglia. Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera sottolinea come si tratti di un testo equilibrato e in linea con quanto previsto dagli altri principali ordinamenti europei. In sintonia Tancredi Turco di Alternativa Libera «Il divorzio breve rientra nel cammino di avvicinamento che il nostro Paese deve compiere, sul piano dei diritti, verso il resto dell’Europa».
Per l’Ami, Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, si tratta, con una certa enfasi, di «una nuova era», anche se non mancano alcuni punti critici. «Quando le separazioni sono consensuali e non ci sono particolari difficoltà, in teoria si potrebbe sciogliere il matrimonio in 8/9 mesi. Restano invece le criticità di sempre per le separazioni giudiziali: il termine di 12 mesi per proporre il divorzio dall’inizio della separazione è assolutamente ottimistico, conoscendo i tempi della giustizia italiana. Pertanto nelle procedure contenziose l'attesa resterà lunga, considerato che per chiedere il divorzio bisogna definire con sentenza la separazione».
Nel dettaglio, nelle separazioni giudiziali:
• è ridotta da 3 anni a 12 mesi della durata minima del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio;
• il termine decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.
Nelle separazioni consensuali:
• taglio a 6 mesi del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permette la proposizione della domanda di divorzio;
• estensione del termine breve anche alle separazioni che, inizialmente contenziose, si trasformano in consensuali;
• decorso del termine anche in questo caso dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.
Qualche dato, infine. Nel 2012, per l’Istat,le separazioni sono state 88.288 e i divorzi 51.319, entrambi in calo rispetto all’anno precedente (rispettivamente -0,6% e -4,6%). Anche i tassi di separazione e di divorzio, in continua crescita dal 1995, registrano una battuta d'arresto nel 2012. Per ogni 1.000 matrimoni si contano 311 separazioni e 174 divorzi. Nel nostro Paese, per i divorzi concessi nel 2012 l’intervallo di tempo intercorso tra la separazione legale e la successiva domanda di divorzio è stato pari o inferiore a 5 anni nel 62,3% dei casi.
La durata media del matrimonio al momento dell’iscrizione a ruolo del procedimento risulta pari a 16 anni per le separazioni e a 19 anni per i divorzi. I matrimoni più recenti durano di meno. Confrontando i matrimoni celebrati nel 1985 con quelli del 2005, le unioni interrotte dopo sette anni da una separazione sono raddoppiate, passando dal 4,5% al 9,3 per cento%.
fonte: www.quotidianodiritto.ilsole24ore.com//Per ottenere il divorzio basteranno 6 mesi
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
giovedì 23 aprile 2015
Per ottenere il divorzio basteranno 6 mesi (consensuale) e 12 mesi (giudiziale)
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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