Bilancia ‘taroccata’ per il negozio del pescivendolo. Così il compratore si ritrova, nella busta della spesa, prodotti ittici in quantità nettamente inferiore a quella dichiarata dal venditore. Protagonista della vicenda, così come ricostruita, è, però, non solo il proprietario dell’esercizio commerciale, bensì la moglie, la quale ha consegnato materialmente la merce. Ciò nonostante, è proprio il titolare della pescheria a essere ritenuto responsabile. Consequenziale, per lui, la condanna per frode commerciale (Cassazione, sentenza 14257/15).
Punto di svolta, nella battaglia giudiziaria, è la decisione in appello: il commerciante viene condannato «alla pena di 15 giorni di reclusione» però «condizionalmente sospesa». Viene ribaltata completamente l’ottica adottata in primo grado, laddove l’uomo, titolare di una pescheria, era stato liberato dall’accusa di aver truffato un compratore, vendendogli « prodotti ittici in quantità inferiore a quella dichiarata». Per il commerciante, però, è stato trascurato un particolare non secondario: a consegnare la merce «all’acquirente» era stata la moglie, la quale, spiega l’uomo, «all’interno dell’esercizio commerciale svolgeva soltanto le pulizie». Di conseguenza, «la presenza» della donna «al ‘bancone’ doveva ritenersi», sempre secondo l’uomo, «del tutto occasionale e frutto di autonoma iniziativa». Ma tale visione, ribattono i giudici, non è assolutamente accettabile. Per una ragione semplicissima: la donna – la cui «condotta» è acclarata – ha «comunque agito nell’ambito di un rapporto di collaborazione» col marito, «a prescindere dal titolo giuridico ravvisabile o delle mansioni svolte abitualmente (pulizie o vendita)».
E' impensabile sostenere che «la donna si sarebbe discostata dalle disposizioni ricevute» dal marito, «agendo in modo del tutto autonomo». Quindi, c'è la «responsabilità penale» dell’uomo. Anche tenendo presente, concludono i giudici, che «in un piccolo esercizio commerciale, gestito», come in questo caso, «direttamente dal titolare e da un familiare, la responsabilità» del proprietario deve «essere ritenuta anche se l’acquirente non ha identificato compiutamente l’autore materiale della vendita», soprattutto perché «sul proprietario grava l’obbligo di impartire ai propri dipendenti precise disposizioni di leale e scrupoloso comportamento commerciale e di vigilare sull’osservanza» di quelle regole.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it /Al banco del pesce la moglie del proprietario beffa un compratore, dandogli meno merce di quella pagata. Condannato il commerciante - La Stampa
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
venerdì 24 aprile 2015
Al banco del pesce la moglie del proprietario beffa un compratore, dandogli meno merce di quella pagata. Condannato il commerciante
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ferrara: Violentò minore in auto. Condanna a dieci anni per il pedofilo seriale
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Risponde di lesioni colpose di cui all'articolo 590 cod. pen. l'automobilista che apre la portiera della macchina per scendere e co...
-
Ha salutato la presidente del collegio giudicante con un «vostro onore», come nei film americani. Ha proseguito, come nei film americani, i...
Nessun commento:
Posta un commento