martedì 21 gennaio 2014

Nuove regole per gli aiuti di Stato alle imprese innovative

La crisi economica non abbandona le PMI europee con conseguenti difficoltà di accesso al credito. Per questo motivo l'UE ha deciso di rivedere le proprie regole per la concessione di finanziamenti e aiuti di Stato, improntandole ad una maggiore flessibilità nei confronti di PMI ed imprese innovative. Le nuove linee guida sugli aiuti di Stato, che hanno come obiettivo il rilancio di economia ed occupazione, entreranno in vigore il 1° luglio 2014. Gli Stati Membri potranno dunque sostenere, con risorse pubbliche, strumenti finanziari come l’acquisto di titoli assimilabili ad azioni, prestiti, garanzie o strumenti ibridi, PMI e startup ma anche imprese fino a 499 addetti, aziende innovative a media capitalizzazione con massimo 1.500 addetti e costi per l’innovazione pari almeno al 10% di quelli operativi. Per gli aiuti di Stato fino a 15 milioni di euro non sarà necessario notificare l'operazione a Bruxelles, il tetto massimo annuo al momento è di 1,5 milioni per ogni azienda. Da luglio 2014 verrà poi abolita la regola che impone un minimo del 50% di partecipazione al finanziamento da parte privata nelle aree non assistite e del 30% in quelle assistite. Non esisterà più un tetto mentre la partecipazione del capitale privato sarà valutata in funzione del rischio effettivo. Si partirà da un minimo del 10% di quota di partecipazione privata, per gli investimenti in una PMI nella fase che precede la prima vendita commerciale, quota che salirà man mano che l'azienda si stabilizza. Lo Stato può dunque fornire fino al 90% dell’investimento necessario nella fase di avvio o fino al 60% se entro 7 anni dalla prima vendita.



Fonte: http://fiscopiu.it/La Stampa - Nuove regole per gli aiuti di Stato alle imprese innovative

Nessun commento:

Posta un commento

Ferrara: Violentò minore in auto. Condanna a dieci anni per il pedofilo seriale

Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...