venerdì 27 febbraio 2015

Corte Ue, è rifugiato anche il disertore

La Corte di giustizia Ue allarga le maglie della direttiva europea sullo status di rifugiato. La protezione, nel caso in cui il cittadino di un paese terzo ha timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, spetta infatti a tutto il personale militare, compreso quello logistico e di sostegno. Mentre se il richiedente ha omesso di ricorrere alla procedura per ottenere lo status di obiettore di coscienza, è esclusa ogni protezione, a meno che il richiedente stesso non dimostri che non aveva a disposizione nessuna procedura di questo genere. Lo afferma la Corte di giustizia europea nella sentenza (causa C-472/13) emanata ieri dove ha precisato le condizioni alle quali a un disertore proveniente da uno stato terzo può essere concesso asilo nell’Unione europea, esaminando il caso di un soldato americano che aveva chiesto asilo in Germania, non ottenendolo. La Corte Ue ha dichiarato, tra l’altro, che la protezione ricomprende la situazione in cui il servizio militare prestato comporterebbe di per sé, in un determinato conflitto, la commissione di crimini di guerra, comprese le situazioni in cui il richiedente asilo parteciperebbe solo indirettamente alla commissione di detti crimini in quanto, esercitando le sue funzioni, fornirebbe, con ragionevole plausibilità, un sostegno indispensabile alla preparazione o all’esecuzione degli stessi; detta protezione, inoltre, non riguarda esclusivamente le situazioni in cui è accertato che sono stati già commessi crimini di guerra o le situazioni che potrebbero rientrare nella sfera di competenza della Corte penale internazionale, ma anche quelle in cui il richiedente asilo può stabilire l’esistenza di un’alta probabilità che siffatti crimini siano commessi. Infine, la valutazione dei fatti spettante alle sole autorità nazionali, sotto il controllo del giudice, per qualificare la situazione di servizio controversa, deve basarsi su un insieme di indizi tali da stabilire che la situazione del servizio rende plausibile la commissione dei crimini di guerra asseriti.

fonte: www.italiaoggi.it//Corte Ue, è ifugiato anche il disertore - News - Italiaoggi

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