La Corte di giustizia Ue allarga le maglie della direttiva europea sullo status di rifugiato. La protezione, nel caso in cui il cittadino di un paese terzo ha timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, spetta infatti a tutto il personale militare, compreso quello logistico e di sostegno. Mentre se il richiedente ha omesso di ricorrere alla procedura per ottenere lo status di obiettore di coscienza, è esclusa ogni protezione, a meno che il richiedente stesso non dimostri che non aveva a disposizione nessuna procedura di questo genere. Lo afferma la Corte di giustizia europea nella sentenza (causa C-472/13) emanata ieri dove ha precisato le condizioni alle quali a un disertore proveniente da uno stato terzo può essere concesso asilo nell’Unione europea, esaminando il caso di un soldato americano che aveva chiesto asilo in Germania, non ottenendolo. La Corte Ue ha dichiarato, tra l’altro, che la protezione ricomprende la situazione in cui il servizio militare prestato comporterebbe di per sé, in un determinato conflitto, la commissione di crimini di guerra, comprese le situazioni in cui il richiedente asilo parteciperebbe solo indirettamente alla commissione di detti crimini in quanto, esercitando le sue funzioni, fornirebbe, con ragionevole plausibilità, un sostegno indispensabile alla preparazione o all’esecuzione degli stessi; detta protezione, inoltre, non riguarda esclusivamente le situazioni in cui è accertato che sono stati già commessi crimini di guerra o le situazioni che potrebbero rientrare nella sfera di competenza della Corte penale internazionale, ma anche quelle in cui il richiedente asilo può stabilire l’esistenza di un’alta probabilità che siffatti crimini siano commessi. Infine, la valutazione dei fatti spettante alle sole autorità nazionali, sotto il controllo del giudice, per qualificare la situazione di servizio controversa, deve basarsi su un insieme di indizi tali da stabilire che la situazione del servizio rende plausibile la commissione dei crimini di guerra asseriti.
fonte: www.italiaoggi.it//Corte Ue, è ifugiato anche il disertore - News - Italiaoggi
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venerdì 27 febbraio 2015
Corte Ue, è rifugiato anche il disertore
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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