lunedì 22 dicembre 2014

Guida a forte velocità, effettua un sorpasso in prossimità di un incrocio e investe un pedone: nessuna attenuante

Un uomo ricorre contro la sentenza della Corte d’Appello che lo ha giudicato responsabile della morte di un pedone, che l'imputato aveva investito alla guida di un autoveicolo. Col ricorso l’uomo non contestava l’affermazione di responsabilità, bensì il giudizio sulle attenuanti generiche, che sarebbe fondato su un giudizio di particolare elevatezza della colpa dell’imputato, derivante dalla pluralità delle violazioni a regole di prudenza. Per negare le attenuanti generiche, secondo la Cassazione (sentenza 41983/14) non è necessario che il giudice prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma è sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, purché la valutazione di tale rilevanza tenga obbligatoriamente conto, a pena di illegittimità della motivazione, delle specifiche considerazioni mosse sul punto dall’interessato. Nel caso, la Corte d’Appello ha, da un lato, evidenziato con motivazione non manifestamente illogica quali elementi a suo avviso rendono particolarmente grave la condotta e la colpa dell’imputato, tanto da rendere subvalenti le attenuanti generiche, fondate unicamente sulla circostanza che l’imputato aveva reso interrogatorio, così non sottraendosi al confronto nel corso di procedimento; dall’altro, mostrato di essere pervenuta a tali conclusioni dopo l’approfondito esame dei rilievi dell’appellante. Per questi motivi la Corte rigetta il ricorso.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Guida a forte velocità, effettua un sorpasso in prossimità di un incrocio e investe un pedone: nessuna attenuante

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