venerdì 7 novembre 2014

Scorribande prima, morso a una passante poi: condannati i proprietari del cane

Nessun dubbio sulla responsabilità dei padroni dell’animale, un pastore maremmano, che già in passato aveva imperversato nelle strade del vicinato. E' mancata perciò un'adeguata cautela da parte dei padroni del quadrupede, il quale merita una custodia attenta, se non addirittura il ricorso alla museruola. Per questo motivo, la Cassazione li ha dichiarati responsabili per le lesioni procurate dal cane – con un morso a una mano – a una donna (sentenza 36461/14).

L'episodio è chiarissimo: il cane l'ha azzannata, «procurandole multiple ferite lacero alla mano destra». Sia dinanzi al gdp che in Tribunale, i proprietari essi vengono ritenuti colpevoli di «lesioni personali colpose» e la responsabilità viene ‘sigillata’, in via definitiva, anche dai giudici del ‘Palazzaccio’, i quali respingono le obiezioni mosse dai proprietari dell’animale.

E' decisiva la considerazione che, in passato, «l’animale, peraltro di grossa taglia e idoneo all’offesa, più volte, scorrazzando libero, aveva più volte allarmato il vicinato». Difatti, di fronte a «un animale di tal fatta, il quale, per qualsivoglia ragione, può dar luogo a pericolose aggressioni», è necessario che esso «venga adeguatamente custodito, o, comunque, reso inoffensivo mediante museruola». Non è importante che i padroni abbiano ripetuto più volte che «in occasione di talune visite effettuate dalla polizia locale», il cane «si fosse mostrato non aggressivo» perché, aggiungono i giudici, «la reiterazione delle scorribande del cane», anche in passato, ha reso evidente «l’inadeguatezza» del controllo da parte dei due proprietari.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Scorribande prima, morso a una passante poi: condannati i proprietari del cane

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