«Ci ascolti o ci saranno altre proteste e scioperi». Questo l'«ultimatum» dei giudici di pace al Guardasigilli Annamaria Cancellieri. L'Unione nazionale dei giudici di pace (Unagipa) torna così a denunciare «l'inattività del ministro della Giustizia ed il suo perdurante inadempimento delle stesse assicurazioni pubbliche per la riforma assunte con la categoria».
L'Unagipa, guidata dal presidente Gabriele Longo, sottolinea che il ministro Cancellieri si è resa «ancora una volta inadempiente rispetto agli impegni assunti, nel luglio dello scorso anno e poi durante lo sciopero della categoria del dicembre scorso ed in occasione della inaugurazione dell'anno giudiziario, di presentare un progetto di legge governativo sul riconoscimento della continuità del servizio e dei diritti fondamentali ai giudici di pace. Malgrado l'apprezzamento dell'attività della magistratura di pace - ricorda Longo - manifestato dal presidente della Corte di Cassazione, dal ministro della Giustizia e dai presidenti delle Corti d'appello con riferimento alla quantità dei procedimenti introitati e definiti (circa due milioni l'anno) ai tempi di definizione dei processi (inferiori all'anno) ed alla diminuzione delle cause pendenti (9% negli ultimi due anni), il ministro non ha tenuto fede agli impegni assunti, non si è attivata per una revisione della legge istitutiva e non è intervenuta con un proprio indirizzo e proposta presso la Commissione Giustizia del Senato, lasciando che l'esame del Parlamento si concentri sull'unica proposta avanzata dal senatore Caliendo, fortemente avversata dall'intera categoria».
I giudici di pace rilevano infine il «grave disagio della categoria di dovere ricorrere a prolungate astensioni che paralizzeranno l'attività degli uffici per rivendicare una riforma il cui unico scopo è quello di prevedere la continuità del servizio e adeguare la condizione dei giudici di pace ai principi costituzionali, assicurando ai cittadini e alle imprese l'efficienza e il miglioramento del servizio Giustizia».
fonte: ilsole24ore.com./Giudici di pace: il ministro ci ascolti o ci saranno scioperi
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martedì 11 febbraio 2014
Giudici di pace: il ministro ci ascolti o ci saranno scioperi
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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