A pochi giorni dall'inizio di luglio 2022 (mese in cui avviene la distribuzione del bonus), l'Inps ha pubblicato un documento fac simile che deve essere compilato e presentato da quei lavoratori dipendenti che devono dichiarare al datore di lavoro la spettanza del bonus. Sempre l'Inps, con la stessa circolare, ha inoltre chiarito i tempi di erogazione dei 200 euro. Eccoli nel dettaglio:
- nello stipendio che si riferisce al mese di luglio (anche se pagato ad agosto) la cui azienda presenta la denuncia Uniemens entro il 31 agosto;
- nello stipendio pagato a luglio (anche se di competenza di giugno) se l’azienda presenta la denuncia Uniemens il 31 luglio;
- nella pensione di luglio per i pensionati, i titolari di assegno sociale, per gli invalidi civili, ciechi e sordomuti e chi percepisce l’accompagnamento alla pensione;
- nel mese di luglio per i lavoratori domestici, dopo che viene elaborata la domanda;
- nel mese di ottobre per i disoccupati che percepiscono la Naspi o la Dis-Col, per i beneficiari della disoccupazione agricola 2021 e per chi ha preso le indennità Covid nel 2021;
- nel mese di luglio per chi percepisce il Reddito di cittadinanza;
Inoltre, il bonus deve essere erogato anche con buste paga azzerate, ad esempio a causa di cassa integrazione ordinaria o straordinaria, l’importante è che nel mese di luglio deve sussistere il rapporto di lavoro.
Il "decreto Aiuti" ha introdotto l'accredito nel mese di luglio, nelle buste paga e nei conti correnti di chi ne ha diritto, del cosiddetto "bonus 200 euro", la misura destinata a supportare famiglie coi redditi medio-bassi nell'affrontare l'aumento dell'inflazione e la pressione del caro-vita. Il bonus, inizialmente previsto solo per dipendenti e pensionati, è stato esteso anche a una platea più vasta di beneficiari (compresi i disoccupati); tuttavia, in base alla tipologia di lavoratore a cui si appartiene, potrebbe essere necessario presentare una domanda o una dichiarazione. Vediamo in cosa consiste il bonus 200 euro, chi può riceverlo e cosa deve fare.
Bonus 200 euro: a chi spetta
La misura, come dice il nome stesso, prevede un bonus di 200 euro, erogati una tantum, ai lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito annuo da lavoro fino a 35 mila euro lordi e che già hanno usufruito per almeno un mese nel primo quadrimestre 2022 della riduzione dei contributi Inps dello 0,8%.
Il conteggio del limite di reddito viene fatto sul base mensile, in pratica il reddito imponibile ai fini fiscali (ai fini previdenziali l’importo è più alto) non deve superare i 2.692 euro per tredici mensilità. Per fare un esempio pratico, ottiene il bonus solo il lavoratore dipendente che da inizio anno, fino al momento in cui riceve il bonus, ha percepito uno stipendio lordo al mese non più alto di 2.692 euro ed è previsto che riceva lo stesso stipendio per 13 mensilità. Sono esclusi quindi coloro che ricevono mensilità aggiuntive che, riparametrate su 13 stipendi, sforano il limite dei 1.692 euro o coloro che hanno visto incrementare (e superare la soglia dei 2.692 euro) lo stipendio da inizio anno (non conta infatti il reddito percepito nel 2021). Se l'incremento di stipendio (che faccia sforare i 2.692 euro mensili di tetto) avviene successivamente luglio (quindi dopo aver ottenuto il bonus), il lavoratore sarà tenuto a conguagliare il bonus nella dichiarazione dei redditi, cioè dovrà restituire di fatto il bonus ottenuto).
Al bonus 200 euro hanno diritto anche i lavoratori domestici, i lavoratori stagionali, gli autonomi e chi percepisce il reddito di cittadinanza o la disoccupazione.
Come si ottiene e quando arriva
Il bonus verrà erogato direttamente nella busta paga e nella pensione di luglio (per i dipendenti e i pensionati) o direttamente sul conto corrente (per autonomi, stagionali, disoccupati, colf e badanti). Tuttavia, se per pensionati e disoccupati (non tutti però) l'accredito avviene in automatico, per gli aventi diritto delle altre categorie lavorative occorre presentare della documentazione: vediamo caso per caso quale.
Cosa devono fare i dipendenti
I lavoratori dipendenti devono presentare una dichiarazione al datore di lavoro di non percepire trattamenti pensionistici o il reddito di cittadinanza. In questo modo, il datore di lavoro in base ai dati reddituali in suo possesso riconosce il bonus direttamente nella busta paga di chi percepisce un reddito inferiore a 35.000 euro lordi annui (2.692 euro per 13). In presenza di più rapporti di lavoro occorre fare attenzione perché il bonus 200 euro spetta una volta sola: in caso contrario verrà recuperato da ogni datore di lavoro in base a quanto stabilito dall'Inps.
Cosa devono fare i pensionati
Per i pensionati, compresi i titolari di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno di invalidità civile, ciechi e sordomuti e chi percepisce l’accompagnamento alla pensione, la cui pensione abbia decorrenza entro il 30 giugno 2022, l’accredito viene fatto direttamente dall’Inps in base ai dati reddituali in suo possesso, successivamente, l’istituto effettua i controlli reddituali con l’Agenzia delle entrate e, qualora il limite di reddito fosse superato, recupera la somma erroneamente erogata, chiedendone il rimborso entro un anno. In alternativa, tramite i canali telematici dell'Inps è possibile chiedere di non ricevere il bonus 200 euro, se già si sa che andrà restituito.
Cosa devono fare i disoccupati
Il bonus 200 euro è riconosciuto in automatico a chi:
- a giugno 2022 percepisce la Naspi o la DisColl, cioè le indennità di disoccupazione per i lavoratori dipendenti o i collaboratori coordinati e continuativi;
- percepisce nel 2022 l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
- nel 2021 ha beneficiato delle indennità previste dai decreti Sostegni e Sostegni bis;
- beneficia del reddito di cittadinanza, a condizione che nessun componente del nucleo familiare percepisca lo stesso bonus 200 euro.
Cosa devono fare colf, badanti e stagionali
Colf e badanti devono presentare una domanda all’Inps per ottenere nel mese di luglio l'accredito del bonus 200 euro in conto corrente, ma non è previsto per loro alcun limite massimo di reddito. La domanda deve esser presentata tramite gli enti di patronato entro il 30 settembre, cui vanno dichiarati tutti i rapporti di lavoro in essere al 18 maggio 2022 e un IBAN valido per l'accredito della somma.
Allo stesso modo, per ottenere il bonus 200 euro devono presentare la domanda entro il 30 ottobre:
- i collaboratori coordinati e continuativi con contratti attivi al 18 maggio 2022, iscritti alla Gestione separata dell’Inps, non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e con reddito 2021 derivante dai rapporti di co.co.co non superiore a 35mila euro;
- i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che, nel 2021, hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate e hanno reddito derivante da quei rapporti non superiore a 35mila euro;
- i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati e reddito derivante da quei rapporti non superiore a 35mila euro;
- i lavoratori autonomi privi di partita Iva, iscritti alla Gestione separata dell’Inps al 18 maggio 2022 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che, nel 2021, sono stati titolari di contratti autonomi occasionali con accredito di almeno un contributo mensile; gli incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti, al 18 maggio 2022 alla Gestione separata, con reddito 2021 derivante da tali attività superiore a 5mila euro.
Cosa devono fare i lavoratori autonomi
Per i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps o alle altre forme obbligatorie di previdenza e assistenza, è previsto un contributo anti-inflazione di 200 euro. Per sapere come ottenerlo si deve aspettare un decreto attuativo che verrà emanato nei prossimi 30 giorni e che fisserà anche il reddito complessivo 2021 massimo per averne diritto.