Da inizio 2022 i clienti domestici e le piccole imprese in difficoltà possono richiedere la rateizzazione delle bollette non pagate emesse nei primi quattro mesi dell'anno. La novità, introdotta dall'ultima Legge di Bilancio, è stata deliberata a fine 2021 dall'Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
Quali fatture sono ammesse alla rateizzazione
La possibilità di rateizzare gli importi è prevista solo per le fatture non pagate emesse tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2022, sia per i clienti del mercato tutelato che di quello libero dell'energia. Alla rateizzazione sono ammessi soltanto i clienti morosi, vale a dire quelli che hanno fatto scadere il termine per il pagamento delle fatture; non è prevista la possibilità di accordarsi prima della scadenza per dilazionare gli importi. L'offerta di rateizzazione arriva infatti con il sollecito di pagamento o con la messa in mora del cliente, il fornitore precisa nella comunicazione termini e modalità di pagamento di quanto dovuto.
Come funziona la rateizzazione delle bollette
Il pagamento può essere dilazionato per un periodo non superiore a 10 mesi, con il vantaggio che all'importo non vengono applicati gli interessi. Il 50% dell'importo va comunque versato con la prima rata, mentre la restante metà va versata in rate successive di uguale valore. La periodicità dei pagamenti a questo punto segue quella della fatturazione, quindi se la fatturazione è bimestrale, anche la rata dovrà essere pagata ogni due mesi. Se l'importo da dilazionare è inferiore a 50 euro, infine, il numero delle rate può essere ridotto, ma devono essere almeno due.
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