giovedì 1 aprile 2021

Nuovo decreto legge, le regole in vigore fino al 30 aprile

Con l'ultimo decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri, vengono stabilite le nuove regole e le restrizioni in vigore su tutto il territorio nazionale fino al 30 aprile. Dopo i limiti agli spostamenti imposti durante il periodo di Pasqua e le regole stabilite dal ministero della Salute per chi rientra dall'estero, per tutto il mese di aprile si procede ancora con cautela.
Stop alle zone gialle, solo arancioni o rosse
Una novità importante riguarda la sospensione, di fatto, delle zone gialle. Fino al 30 aprile anche le regioni in zona gialla passeranno ad arancione, mentre per quelle che sono già in arancione non cambierà niente. Anche per le regioni in zona rossa non ci sarà alcun cambiamento. Le disposizioni e le restrizioni già previste per le singole zone rimangono le stesse. Fino al 30 aprile è confermata anche la regola che, con un numero di contagi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti (anche con Rt basso), si finisce automaticamente in zona rossa.
Scuole in presenza anche in zona rossa
Anche in zona rossa saranno aperte le scuole per l'infanzia, le elementari e le prime medie. Nelle zone arancioni, la seconda e la terza media saranno in presenza, mentre le altre classi faranno didattica a distanza almeno al 50%. Nelle zone rosse, invece, le seconde e terze medie e le superiori continueranno interamente con la didattica a distanza. Un'ultima novità riguarda il fatto che queste disposizioni non potranno essere riviste a livello territoriale, sindaci e presidenti di Regione non potranno perciò prendere decisioni diverse.
Professioni sanitarie, confermato l'obbligo vaccinale
Si è parlato tanto nelle ultime settimane dell'obbligo vaccinale per il personale sanitario e, con l'ultimo decreto legge, il Governo lo ha messo nero su bianco. Fino al 31 dicembre 2021 tutti coloro che esercitano professioni sanitarie, gli operatori sanitari che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali (pubbliche e private), farmacie, parafarmacie e studi professionali sono obbligati a sottoporsi gratuitamente al vaccino per la prevenzione dell'infezione da Sars-CoV-2. 

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