lunedì 6 agosto 2018

Minacce e stalking alla moglie separata riqualificati come maltrattamenti

Dapprima condannato per minacce e stalking ai danni della moglie separata, qualche anno dopo i suoi comportamenti di persistente violenza vengono riqualificati come maltrattamenti in famiglia.
Maltrattamenti in famiglia. L’ultimo passaggio giudiziario è in Corte d’Appello, dove, a dicembre del 2017, l’uomo viene condannato per «maltrattamenti in famiglia», alla luce delle condotte nei confronti della moglie separata e ritenendo logica «la continuazione con i delitti» certificati da una precedente sentenza irrevocabile di condanna – datata novembre 2015 – per i «maltrattamenti» realizzati sulla donna. Consequenziale è la rideterminazione della punizione, con annessa revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena.
Atti lesivi continuati nel tempo. Nessun dubbio, in sostanza, sul fatto che l’uomo, spesso sotto l’effetto della droga, abbia «proseguito» da dicembre 2015 «nell’assumere abitualmente comportamenti di denigrazione, aggressione, ingiuria, persecuzione, molestia e minacce nei confronti della moglie separata, anche alla presenza dei figli minori, esponendola abitualmente ad una serie di atti lesivi della sua integrità fisica e morale, tanto da provocare in lei un grave stato di ansia e di paura, anche per l’incolumità dei figli».
Maltrattamenti in famiglia.
Ebbene, per i Giudici d’appello e ora per i magistrati di Cassazione, è legittimo parlare di «unicità del disegno criminoso» e di continui nel tempo «maltrattamenti in famiglia», essendo irrilevante il fatto che «la convivenza tra i coniugi sia venuta meno dopo la sentenza del novembre del 2015», poiché «l’uomo ha mantenuto con la donna una stabile relazione dipendente dai doveri connessi alla filiazione».
Legittima, quindi, la «diversa qualificazione giuridica dei fatti», originariamente inquadrati come «minacce e stalking». Ciò perché, secondo i giudici, è evidente «il dolo» nei comportamenti dell’uomo, certificato dalla «consapevolezza di persistere in un’attività delittuosa già posta in essere in precedenza».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Minacce e stalking alla moglie separata riqualificati come maltrattamenti - La Stampa

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