sabato 10 marzo 2018

L’urgenza non giustifica la guida spericolata del veterinario

Confermate le sanzioni decise dalla Polstrada, che aveva fermato l’automobilista. Impossibile parlare di “stato di necessità”, che, spiegano i Giudici, non è applicabile quando la situazione di pericolo riguarda un animale.
Chiamata d’urgenza per un veterinario, che corre – in automobile – per provvedere alle cure di un cane in precarie condizioni di salute. Ciò nonostante, è legittima la sanzione per le ripetute violazione al Codice della strada commesse dal medico (Cassazione, ordinanza n. 4834/18, sez. VI Civile, depositata il 1° marzo)
Stato di necessità. Molteplici le contestazioni mosse all’automobilista, fermato dalla Polstrada: «sorpasso di vetture ferme ad un semaforo rosso; invasione dell’opposta corsia di marcia; violazione dello stesso semaforo rosso; velocità pericolosa in centro abitato». L’uomo alla guida prova a giustificarsi, spiegando di essere un veterinario e di «avere agito per la necessità di provvedere a delle cure urgenti su di un cane affetto da osteosarcoma in fase terminale». E questo dato convince prima il Giudice di Pace e poi i Giudici del Tribunale, anche tenendo presente che proprio gli agenti della Polstrada «avevano scortato il medico» così da consentirgli di «raggiungere al più presto» il paziente a quattro zampe.
Azzerate quindi le sanzioni operate dalla Polstrada, respinte le obiezioni mosse dal Ministero dell’Interno e della Prefettura, che viene anche obbligata a pagare «le spese» e «condannata al pagamento di 1.000 euro per avere resistito in giudizio con malafede».
Pericolo. Di parere opposto, invece, i Giudici della Cassazione, che accolgono i ricorsi proposti da Ministero e Prefettura ed escludono ogni possibile giustificazione per le violazioni compiute dal veterinario alla guida della propria vettura.
In particolare, i magistrati spiegano che «l’esimente dello stato di necessità non è invocabile quando la situazione di pericolo riguardi un animale». Poi, ampliando l’orizzonte, viene anche sottolineato che «il dovere professionale di prestare le cure richieste non autorizza il veterinario a violare le norme sulla circolazione stradale».
Tutto ciò conduce alla conferma definitiva delle sanzioni applicate dalla Polstrada.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/L’urgenza non giustifica la guida spericolata del veterinario - La Stampa

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