giovedì 18 gennaio 2018

Fa scendere un passeggero dal vagone perchè con biglietto irregolare, capotreno condannato

Venti giorni di carcere con l’accusa di violenza privata. La condanna è stata inflitta dal Tribunale di Belluno. Protagonista di questa vicenda che risale al 2014, e che ha già suscitato le prime polemiche, è un capotreno di Trenitalia colpevole di aver fatto scendere un passeggero da un treno perchè viaggiava privo del regolare biglietto.
I fatti
Secondo quanto riportato dai giornali locali il dipendente delle Ferrovie aveva fatto scegliere dal convoglio nel 2014 alla stazione di Santa Giustina un nigeriano, all’epoca residente nel padovano ma ora lontano dall’Italia perché espulso, ritenendo che non avesse obliterato il biglietto. Quello esibito dal passeggero riportava un’ora posteriore alla data di partenza del treno e questo aveva fatto sospettare che il titolo di viaggio fosse stato alterato. Secondo la testimonianza dell’immigrato il capotreno lo avrebbe costretto a non risalire dicendogli «se non sali non ti denuncio».
Zaia: “Solidarietà al capotreno”
Dopo la condanna, il governatore del Veneto Luca Zaia esprime oggi «piena e totale solidarietà al capotreno coinvolto in una vicenda incomprensibile per la gente comune, e a tutti i lavoratori delle Ferrovie dello Stato, costretti a fronteggiare sempre più difficoltà per il solo fatto di compiere il loro dovere. Fatta questa doverosa premessa invito tutti, a cominciare dal legislatore, a chiedersi quali siano le cause reali che portano a certe situazioni». Sul capotreno incombe anche un procedimento per abuso d’ufficio, per aver fatto scendere dal treno il passeggero.
«Il fatto che il viaggiatore in questione sia straniero o italiano, bianco o di colore - aggiunge Zaia - non ha alcuna rilevanza. Ha rilevanza che di fatto viaggiava senza aver pagato od obliterato correttamente il biglietto. La vera questione da affrontare sono le leggi colabrodo vigenti in questo Paese, che in una intera legislatura il Parlamento non ha saputo modificare nella direzione della difesa della legalità invece che di un malinteso garantismo per chi non rispetta le regole del vivere civile».
Legali capotreno: “Condanna ingiusta”
I legali del capotreno condannato, Giorgio Azzalini e Jenny Fioraso del foro di Belluno, si sono detti: «Stupiti e addolorati per la condanna che ritiene ingiusta».
«Non ci aspettavamo la condanna - sottolineano - anche perché lo stesso pm aveva chiesto l’assoluzione per il capotreno per il reato di violenza privata per aver fatto scendere il nigeriano». Il giudice ha invece ritenuto di condannare il capotreno per tentata violenza per aver costretto il migrante a non risalire a bordo. Il capotreno aveva verificato il titolo di viaggio irregolare dopo che un collega aveva segnalato il migrante per essere salito senza biglietto su un treno precedente. Secondo la ricostruzione dei legali, solo dopo essere stato fatto scendere dal secondo convoglio il nigeriano avrebbe obliterato il biglietto, cercando di far risultare che fosse stato convalidato prima della partenza.
Nei confronti del nigeriano, irreperibile perché espulso dall’Italia, pende un procedimento intentato dal controllore per essere stato preso a pugni e calci dall’uomo durante le fasi concitate della discesa dal treno.

Fonte: Fa scendere un passeggero dal vagone perchè con biglietto irregolare, capotreno condannato - La Stampa

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