Rari momenti di convivenza sotto lo stesso tetto. Lavoro lontano dalla casa coniugale. Per finire, dentro l’appartamento neanche una foto delle nozze. Tutti elementi che spingono a ritenere puramente formale il matrimonio contratto dallo straniero, un egiziano, con una donna italiana. Legittimo, di conseguenza, il ‘no’ alla sua richiesta di ottenere il permesso di soggiorno. Così la Cassazione, con sentenza n. 25333/2017.
Matrimonio. Per i giudici d’Appello ci sono tutti i presupposti per parlare di «matrimonio solo formale e di convenienza» tra l’egiziano e la sua coniuge italiana, matrimonio finalizzato perciò a «eludere le norme sull’immigrazione». Ciò comporta la conferma del «diniego del permesso di soggiorno per motivi familiari». Insufficiente, in sostanza, il richiamo al solo dato dell’ufficialità delle nozze tra lo straniero e la donna italiana.
Convivenza. Inutili si rivelano ora le ulteriori obiezioni proposte in Cassazione dal legale dell’egiziano. Per i giudici del ‘Palazzaccio’, difatti, merita di essere pienamente condivisa la valutazione compiuta in Appello sulla concretezza del vincolo matrimoniale a cui si lega la richiesta del «permesso di soggiorno». Troppi gli elementi che minano l’ipotesi di nozze effettive e non di facciata. Più precisamente, si fa riferimento a «una generica convivenza prematrimoniale, tre volte al mese per due giorni consecutivi; una vita familiare con sporadici incontri non caratterizzati da altri comportamenti significativi della comunione spirituale e materiale tra coniugi; un posto di lavoro lontano dal luogo di residenza della moglie», e, per chiudere il cerchio, viene anche rilevato che «dalle note della Questura è emerso che lo straniero non è mai stato rinvenuto presso l’abitazione della moglie, né lì sono stati trovati oggetti o abiti indicativi della sua presenza, e nemmeno fotografie del matrimonio».
Anche per i magistrati della Cassazione ci si trova di fronte a un chiaro caso di «matrimonio formale» finalizzato ad «eludere le leggi sull’immigrazione». Di conseguenza, una volta accertata la fittizietà delle nozze, è logica la risposta negativa dello Stato all’ipotesi del «permesso di soggiorno» per lo straniero.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Nessuna foto delle nozze: matrimonio fittizio e permesso di soggiorno negato - La Stampa
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lunedì 30 ottobre 2017
Nessuna foto delle nozze: matrimonio fittizio e permesso di soggiorno negato
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
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