Due tap sul tasto home e poi via di swipe verso l’alto, per eliminare tutte quelle applicazioni in background che occupano spazio in memoria e rallentano il sistema operativo dell’iPhone. Facile, veloce, efficace. Giusto? No, sbagliato. Questa procedura, che in tanti ancora usano per migliorare le prestazioni del proprio dispositivo Apple, non serve a niente; anzi, ha effetti negativi sulla durata della batteria.
Quando un’applicazione attiva su iOS viene messa in background e finisce nella lista delle app accessibili dall’interfaccia del multitasking, il sistema procede a “congelarla”. Significa che tutte le risorse che quell’app stava consumando vengono immediatamente riallocate dal sistema, che gestisce in maniera autonoma e intelligente alcune operazioni specifiche come le notifiche, la riproduzione musicale o gli aggiornamenti push. Per questo chiudere del tutto le applicazioni non ha ad esempio alcun effetto sulla quantità di RAM occupata.
La chiusura forzata finisce invece per avere effetti opposti: terminare le app in continuazione diminuisce la durata della batteria, perché il riavvio da zero del singolo software richiede risorse di calcolo maggiori rispetto alla semplice operazione di risveglio dal “letargo” del multitasking, un’operazione che iOS riesce a portare a termine con un impiego di risorse ridottissimo. Forzare la chiusura di un’app ha senso soltanto quando il software, per un motivo o un altro, si è bloccato e ha smesso del tutto di rispondere.
Il mito della pulizia delle app in background su iPhone e iPad è nato con l’introduzione del multitasking su iOS ed è duro a morire ancora oggi, nonostante non abbia mai avuto alcuna giustificazione da un punto di vista tecnico.
Craig Federighi, Senior Vice President responsabile dello sviluppo software a Cupertino, ha confermato di recente l’inutilità della procedura con una risposta all’email di un utente. E se non bastasse l’affermazione di Federighi, c’è anche la parola di Steve Jobs . Nel 2010, rispondendo anch’egli a un messaggio di un utente, il co-fondatore di Apple suggeriva di “usare il multitasking di iOS nel modo in cui è stato progettato: non c’è alcuna ragione di forzare la chiusura delle applicazioni”.
Fonte:www.lastampa.it/Chiudere le app su iPhone non serve a niente, e vi spieghiamo perché - La Stampa
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
venerdì 21 luglio 2017
Chiudere le app su iPhone non serve a niente
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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