La Cassazione, con sentenza n. 35536/2017, ha condannato un cacciatore per avere ucciso in modo crudele un cinghiale. Decisiva la ricostruzione dell’episodio, che ha fatto emergere le modalità con cui ha agito l’uomo.
Crudeltà. Comune la linea di pensiero adottata dai giudici. Prima in Tribunale, poi in Appello e infine in Cassazione il cacciatore viene ritenuto colpevole di avere offeso «il sentimento per gli animali», uccidendo un cinghiale con «modalità crudeli». In particolare, viene sottolineato che c’è stato prima «l’abbagliamento, in tempo di notte, della bestia», poi «il suo investimento con l’autoveicolo» del cacciatore, e in ultimo «la sua uccisione con numerose coltellate».
Per i magistrati non vi sono dubbi sulla crudeltà mostrata dall’uomo. E va respinta l’ipotesi che egli abbia agito per difendersi, poiché, annotano i giudici, è stato proprio lui, con la sua condotta, a creare «la situazione di potenziale pericolo».
Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Centra il cinghiale con l’auto e lo uccide a coltellate: cacciatore condannato - La Stampa
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martedì 25 luglio 2017
Centra il cinghiale con l’auto e lo uccide a coltellate: cacciatore condannato

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