Finalmente per Sara Di Pietrantonio è arrivato il giorno della giustizia. Il tribunale di Roma ha infatti condannato all’ergastolo il suo assassino, l’ex fidanzato della giovane Sara, Vincenzo Paduano.
Il procuratore aggiunto Maria Monteleone lo scorso 7 aprile aveva chiesto l’ergastolo per Paduano. Sara è stata uccisa e subito dopo data alle fiamme. La “colpa” della ragazza è stata quella di aver lasciato Vincenzo dopo due anni di relazione proprio per la troppa violenza del giovane.
La Procura di Roma contesta all’imputato i reati di omicidio premeditato, distruzione di cadavere e stalking. La ragazza di 22 anni è morta la notte del 29 maggio scorso, alla Magliana (quartiere di Roma Sud), dopo diverse settimane in cui Vincenzo ha provato in tutti i modi a convincerla a restare con lui. Sia con messaggi d’amore sia con minacce. Paduano non poteva sopportare la fine della relazione.
Quella tragica serata è iniziata con la visita di Vincenzo a casa di Sara, durante la quale tra i due non ci sarebbe stata nessuna discussione accesa. La giovane è uscita per andare in un pub con un’amica, poi si è vista con il suo nuovo ragazzo, un vecchio compagno di scuola che frequentava da una ventina di giorni. Intanto l’ex, vigilante in una portineria poco distante dal luogo del delitto, si è allontanato dal lavoro e si è appostato con l’auto sotto casa del nuovo compagno di Sara. Quando lei si è allontanata, Vincenzo l’ha inseguita per poi accostarsi e costringerla a fermarsi.
Subito dopo è entrato nell’auto della giovane e, al termine di un’animata discussione, ha cosparso la macchina di alcol, gettandolo anche contro la vittima. Sara è corsa fuori dall’auto per cercare aiuto, ma invano. Macchine e motorini, pur avendola vista, non si sono fermati, forse per paura. Fatto sta che Paduano, dopo aver dato alle fiamme l’auto della ragazza, l’ha raggiunta e le ha dato fuoco con un accendino.
«Una sentenza giusta e morale. Ma nessuno può restituirci la nostra Sara. Non c’è stato alcun pentimento, Vincenzo Paduano è stato costretto ad ammettere l’omicidio perché le prove erano evidenti». Così ha risposto alle domande dei giornalisti la mamma di Sara Di Pietrantonio
Fonte:www.lastampa.it/Uccise e bruciò la ex fidanzata: condannato all’ergastolo Vincenzo Paduano - La Stampa
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venerdì 5 maggio 2017
Uccise e bruciò la ex fidanzata: condannato all’ergastolo Vincenzo Paduano
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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